castel di sangro

In due anni la differenziata ha raggiunto solo il 20%

CASTEL DI SANGRO. A due anni di distanza dall’avvio, sembra essere ad una svolta il sistema di raccolta differenziata stenta a decollare. L'esperimento, iniziato nell'ottobre del 2010 che ha...

CASTEL DI SANGRO. A due anni di distanza dall’avvio, sembra essere ad una svolta il sistema di raccolta differenziata stenta a decollare. L'esperimento, iniziato nell'ottobre del 2010 che ha coinvolto circa il 40% del territorio cittadino, non ha, infatti, fin qui prodotto risultati soddisfacenti, come confermato dallo stesso assessore all'Ambiente Giuliano Pallotta.

«La raccolta porta a porta fin qui non ha ancora raggiunto risultati ottimali», spiega. «Purtroppo ci sono stati diversi contrattempi principalmente con l'impianto di Bocche di Forli che hanno impedito di fatto una piena riuscita dell'intervento».

In questi due anni di parziale raccolta sul territorio, il risultato raggiunto dall'ente pubblico gestore è stata solo del 20%. Una situazione che ha condizionato anche l'aumento della Tarsu, derivante principalmente dalle diverse problematiche dell’impianto di compostaggio altosangrino, tra cui per ultimo il commissariamento per opera della Regione.

Situazione che sembra ora in via di risoluzione. Il passaggio fondamentale su cui verterà la nuova raccolta porta a porta per Castel di Sangro passerà dallo studio di gestione che il Cogesa di Sulmona sta ultimando, studio che sarà poi alla base del bando di concorso pubblico che assegnerà alla società vincitrice, la gestione del ciclo integrale dei rifiuti castellani. Le attese, future, secondo l'amministrazione comunale andranno da una totale rimozione dei cassonetti, a un aumento vertiginoso delle percentuali di raccolta, con l'obiettivo del 60% da raggiungere già nel primo anno di attività.

Alberto Teti

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