Inaugurato il monumento a Pelliccione
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Cerimonia a Rosciolo. Così si riscopre e rinasce la storica controfigura di Charlie Chaplin
MAGLIANO DE’ MARSI. Una targa commemorativa ricorderà per sempre Eugène De Verdi, pseudonimo di Vincenzo Pelliccione. La comunità di Rosciolo dei Marsi, frazione di Magliano, ha da ieri un monumento per dare lustro a un conterraneo speciale: la controfigura dell’indimenticato Charlot.
Pelliccione, nato nel 1893 proprio a Rosciolo dei Marsi, riuscì a partire da un piccolo paesino abruzzese, dove la maggior parte dei residenti erano dediti alla pastorizia e all'agricoltura, e a realizzare il suo sogno di entrare nel mondo del cinema. Fu lui uno dei primi a far parte del cinema comico muto lavorando fianco a fianco con Charlie Chaplin. Riuscì a partire con la sua valigia di cartone carica di sogni a soli 22 anni per l'America cercando in tutti i modi di entrare nel mondo delle star, rinunciando spesso anche al cibo. Una grande fatica, tante difficoltà e tante preoccupazioni, solo per riuscire a realizzare quello in cui aveva sempre creduto: fare l'attore. Determinante fu proprio l'incontro con Chaplin che in un primo momento lo osannò sia per la loro somiglianza, sia per la sua bravura. In un secondo momento, però, lo allontanò perché Pelliccione cresceva e con il suo talento avrebbe potuto oscurarlo.
Ma se nel mondo del cinema Pelliccione non riuscì in pieno a realizzare tutti i suoi sogni tornandosene poi in Italia e specializzandosi come tecnico delle luci ed esperto di effetti speciali in colossal, nel suo paese da tutti è da sempre ricordato come un grande artista che ha portato fino in America il nome di Rosciolo dei Marsi. Per questo, a distanza di 44 anni dalla sua morte, l'intera comunità lo ha voluto ricordare con un monumento, inaugurato ieri pomeriggio dal primo cittadino di Magliano, Pasqualino Di Cristofano, nel giardino dei Carri al lato della piazza della Torre, e con la proiezione del film “Luci della città”, scritto, prodotto, diretto e interpretato da Charlie Chaplin nel 1931. «Vincenzo Pelliccione esempio del sogno italiano oltre oceano», ha spiegato il sindaco prima di svelare la targa, «ricordiamo non solo un concittadino ma un abruzzese che ha inseguito il suo sogno di successo nel cinema americano, un artista determinato, che da un piccolissimo borgo come Rosciolo ha conquistato la stima del cinema internazionale. Come non ricordare il suo lavoro nel colossal Ben-Hur. Al nostro illustre concittadino, intitoliamo i giardini di Rosciolo e l’apposizione di una sagoma in ferro stilizzata raffigurante l’artista in una imitazione di Chaplin».