Inchiesta sui crolli, acquisite perizie

9 Novembre 2009

Tragedia in via XX Settembre 79, al vaglio atti di una causa civile.

L’AQUILA. Tra le indagini sui crolli ancora ancora lontane dalle conclusioni c’è quella inerente la tragedia in via XX Settembre 79 dove sono decedute le figlie e la moglie dell’avvocato Maurizio Cora. La lenta messa in sicurezza ritarda lo sviluppo della indagine. Ma sulla vicenda potrebbe avere un peso anche una consulenza tecnica già acquisita dalla procura riguardante una causa civile preesistente. Come premessa va detto che si presume, (ma si tratta di una ipotesi ancora tutta da dimostrare), che il crollo di quel palazzo possa essere messo in relazione alla realizzazione dei garage della struttura adiacente di recente costruita al posto di un vecchio palazzo in precedenza demolito. Quella nuova costruzione è oggetto di una controversia civile avviata da un residente di un altro palazzo confinante il quale contestava il mancato rispetto delle distanze.

La procura, dunque, ha acquisito da diverso tempo sia la perizia di parte del ricorrente che quella che è stata chiesta e ottenuta dal giudice civile che tratta quella controversia. In sostanza il nuovo edificio, che ora ospita una banca, si trova tra la il palazzo crollato e quello dove risiedeva il ricorrente. Quella perizia, dunque, inoltra delle censure al nuovo palazzetto in quanto ritiene che sia di dimensioni maggiori di quello preesistente, sia più alto di un metro ed evidenzia che sotto ci sono stati degli scavi. Si tratta, dunque, di documentazioni «esterne» al vaglio della procura che, va detto, potrebbe comunque non prenderle affatto in considerazione ma finora fanno parte a pieno titolo del materiale probatorio. Sulla vicenda esiste anche una denuncia molto diretta degli inquilini di quel palazzo i quali hanno chiesto ai pm Alfredo Rossini e Fabio Picuti, di accertare le responsabilità (presunte) in relazione ai lavori effettuati per costruire i garage.

I sospetti, infatti, poggiano sul fatto che alcuni residenti hanno affermato nel corso di alcuni interrogatori di sentire delle «scosse» proprio durante i lavori di realizzazione di quei posti macchina. Le indagini su questo condominio crollato sono ancora lontane dalle conclusioni ma ci sono altri filoni in dirittura di arrivo. In primo luogo, secondo quanto sostenuto dal procuratore antimafia, quello riguardante dei crolli dell’ospedale San Salvatore. Lì non ci sono stati morti per cui si indaga per disastro colposo. Più volte, da parte degli stessi magistrati e polizia giudiziaria, è stato posto l’interrogativo di come sia stato possibile che una struttura che deve essere punto di riferimento in caso di calamità possa avere avuto danni così ingenti trattandosi di lavori fatti non più di trenta anni fa.

Poi ci saranno gli indagati per i crolli di alcuni edifici nei quali ci sono stati molti morti: è il caso del palazzo in via XX Settembre 23 e di quello in via campo di Fossa, una traversa di via XX settembre. Nel palazzo di via XX Settembre i consulenti stanno realizzando la perizia dopo aver terminato i sopralluoghi. Sopralluoghi che sono continuati anche sabato scorso nel sito di via Campo di Fossa, coordinati da Salvatore Gava, responsabile della squadra mobile della questura.