Incidenti, drogato l’uomo alla guida che ha ucciso un 75enne
Positivo alla cocaina un 24enne residente a Capistrello: indagato per omicidio stradale. Domani i funerali del meccanico
AVEZZANO. Aveva assunto cocaina il 24enne responsabile dello schianto che ha ucciso Alfredo Mosca, 75enne di Avezzano, originario di Luco dei Marsi. Ennesima vittima dell’asfalto per mano di chi ha deciso di mettersi alla guida dell’auto in stato di alterazione psicofisica. Sulla vicenda la procura ha aperto un fascicolo. Si procede per omicidio stradale. Il pm di turno, Marianna Proietti, ha disposto la riconsegna della salma alla famiglia. Domani i funerali dell’uomo.
L’INCIDENTE È accaduto attorno alle 19.30 circa di venerdì. Alfredo Mosca era a bordo della Fiat Panda di un amico, con cui avrebbe trascorso la serata. Erano diretti a Luco quando una Golf che viaggiava in senso contrario, all’altezza delle curve in località San Vincenzo, lungo la Sp 22 Circonfucense, ha improvvisamente invaso la corsia opposta, schiantandosi contro l’utilitaria a bordo della quale si trovava la vittima. Una terza auto, una Maserati, è riuscita a malapena a schivare la carambola scaturita dal frontale. Il silenzio seguito al boato dello scontro ha rivelato una scena drammatica agli occhi dei primi automobilisti sopraggiunti. Le due auto si presentavano come un ammasso di rottami. Alfredo Mosca è subito apparso in condizioni critiche. Immediato l’arrivo dei soccorsi. I vigili del fuoco hanno estratto a fatica l’uomo dalle lamiere. Tutte e quattro le persone che si trovavano all’interno dei due abitacoli, sono state trasportate in ospedale dal personale del 118 e della Croce Rossa. La vittima è giunta in pronto soccorso in stato critico ed è deceduta poco dopo a causa dei traumi riportati. LE INDAGINI Otre due ore di rilievi da parte dei carabinieri della stazione di Luco dei Marsi, intervenuti per la constatazione delle responsabilità. Ieri sono stati ascoltati i testimoni in caserma. La dinamica, stando ad una prima ricostruzione, sarebbe da attribuire alla perdita del controllo del veicolo da parte del conducente della Golf, il 24enne S.J., marocchino, domiciliato a Capistrello ma residente in Svizzera. Il test tossicologico ha dato esito positivo. Il giovane aveva assunto cocaina. E ora la sua posizione si aggrava. Si procede per omicidio stradale. La famiglia dell’uomo ha affidato l’incarico di difesa all’avvocato Mirco Salvati. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’accaduto. ALFREDO IL “PRETORE” Lo chiamavano “il Pretore”. Aveva imparato il mestiere del meccanico da giovanissimo e da oltre dieci anni lavorava in una piccola carrozzeria in via Montello, a pochi passi dal centro città, dove tutti, residenti e commercianti, avevano imparato a conoscerlo. In passato aveva lavorato anche nella concessionaria Sterpetti. Con la moglie viveva a pochi passi dallo stadio dei Marsi Cimarra. Un personaggio di grande spirito. «Salutava tutti, parlava con tutti. Amava attaccare bottone con fare estroverso, sempre simpatico», confidano gli amici. Frequentava il Central Bar in via Garibaldi, aveva la sua comitiva, le sue amicizie, con cui faceva colazione, commentando le notizie apparse sui giornali. «I tuoi borbottii, le tue gag, la tua imitazione ripetitiva della voce di Ruslana, una delle cameriere. Ci mancherà tremendamente tutto questo» commenta un vecchio amico. Circa un anno fa aveva scoperto di essere malato. Aveva subìto un complicato intervento chirurgico e a tutti aveva confidato le paure di quei momenti, affrontati a testa alta, con coraggio e voglia di vivere. Lascia la moglie Iolanda e il figlio Vincenzo. I funerali verranno celebrati domani alle 11 nella chiesa di San Giovanni, ad Avezzano