Ingressi col metal detector nel tribunale restaurato

Gli impianti saranno installati con la riapertura degli uffici dopo i lavori Il trasloco sarà complesso e ci potrebbero essere problemi per i parcheggi

L’AQUILA. Nel palazzo di giustizia di via XX Settembre, ristrutturato a causa dei danni causati dal sisma, gli ingressi verranno presidiati e sarà installato il metal detector.

La strage avvenuta nel tribunale di Milano rende inevitabile questa misura precauzionale anche e soprattutto all’Aquila dove ha sede la Procura antimafia.

Si tratta di una delle novità scaturite in seguito alla riunione della Commissione di manutenzione, formata da magistrati, avvocati e dirigenti giudiziari, che si è tenuta qualche giorno fa nel capoluogo di regione.

Una misura preventiva di rilievo che poi verrà applicata in tutti i tribunali d’Italia. Infatti, pochi giorni fa, il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, a cui il premier Renzi ha affidato la revisione delle normative antimafia, lo ha annunciato in maniera chiara: «All’ingresso dovranno farsi controllare tutti, anche il presidente del tribunale e il capo della polizia».

E il tribunale dell’Aquila, per l’appunto, sarà tra i primi, vista la riapertura imminente dopo i restauri, ad applicare questa precauzione che, ovviamente, è attuata da anni negli uffici giudiziari più grandi.

Sempre per quanto riguarda il «nuovo» palazzo di giustizia di via XX Settembre, è certo che la riconsegna del manufatto ci sarà il 30 aprile. E, al riguardo, i dipendenti sono stati allertati. L’avvio dell’attività giudiziaria in quei locali non sarà immediato. Infatti le operazioni di trasloco non saranno brevi visto anche l’ingente materiale cartaceo che giace negli improvvisati archivi che ci sono nel palazzo di giustizia provvisorio nella frazione di Bazzano.

Tutti gli uffici che sono a Bazzano andranno nell’edificio di via XX Settembre. Tranne la Sorveglianza che dovrebbe trovare posto nei vicini uffici comunali che si trovano in viale XXV Aprile.

Esiste il problema della viabilità e dei parcheggi. Si cercherà di trovare degli spazi adeguati intorno all’edificio. E si sta pensando anche di utilizzare alcuni spazi del grande parcheggio a disposizione degli uffici di Corte d’Appello che si trovano a Pile. E, in particolare, si pensa anche a un bus navetta che potrebbe fare la spola tra i due siti che, va detto, sono vicini.

In tal modo si realizzerebbe una sorta di cittadella giudiziaria con il concentramento di tutti gli uffici distanti tra loro solo pochi minuti di macchina.

Ci sono poi da risolvere altri aspetti. A cominciare dall’appalto per la gestione del bar all’interno del palazzo ristrutturato. Un servizio che esisteva già prima del sisma nel fabbricato di via XX Settembre e che manca nell’attuale palazzo di giustizia di Bazzano. Anche se lì ci sono due bar non lontani.

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