L'addio al professor Esposito
Celebrati a Celano i funerali del critico letterario morto a 82 anni
CELANO. «Vittoriano Esposito ha piantato gli alberi rigogliosi che fioriranno nei giovani». Lo ha detto don Claudio Ranieri ieri pomeriggio ai funerali di uno dei personaggi più importanti nel mondo della critica letteraria contemporanea. Il parroco, durante l'omelia, ha sottolineato non solo l'importanza del patrimonio culturale lasciato dal critico marsicano, ma anche il valore del suo insegnamento a scuola per intere generazioni. Esposito, originario di Celano, aveva insegnato per anni al Liceo classico di Avezzano. È morto all'età di 82 anni. «Vicino a Vittoriano», ha affermato il sacerdote, «ci sentiamo capaci di guardare a questa vita con maggiore coraggio, ma i nostri progetti non si devono fermare a questa terra. Dobbiamo sentirci interiormente convinti che nella vita dobbiamo seguire questo sentiero, con un'esistenza fatta di impegno e di assoluta vicinanza con il Signore. Guardando al professor Esposito», ha sottolineato, «ci rendiamo conto di quanto abbia donato per spargere intorno a noi la cultura, il grande valore dell'onesta mentale. Quanti studenti hai seguito per formare le nuove generazioni; ora dobbiamo essere, così come saranno i suoi studenti, luci accese del firmamento dell'umanità con il valore della moralità e della pazienza che ha tramandato». «Si sentiva celanese», ha aggiunto don Claudio, «e Celano è orgogliosa di avere tra i sui concittadini una persona così, luce che ha irradiato in tutti i settori della sua vita». Ai funerali erano presenti, in rappresentanza dei Comuni, il vicesindaco di Celano Vittoriano Frigioni, e il sindaco di Pescina, Maurizio Di Nicola, con le fasce tricolori, oltre al presidente della Provincia, Antonio Del Corvo. La città di Pescina e il Centro Studi Ignazio Silone hanno ricordato con affetto e gratitudine esposito, presidente onorario, «per il suo prezioso e impagabile impegno nella promozione delle attività del Centro Studi quale primo estimatore e studioso appassionato del pensiero e dell'opera siloniana». L'epitaffio è stato pronunciato dal poeta e amico Romolo Liberale. (p.g.)
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