L’aereo non parte, un avvocato lo “occupa”

Singolare protesta di un legale aquilano in partenza per Atene: «È stata un’incredibile odissea»

L’AQUILA. È durata 20 ore l’odissea di un avvocato aquilano, Vincenzo Calderoni, che giunto a Fiumicino alle 17 di venerdì per salire su un aereo della Vueling diretto ad Atene, in Grecia, è riuscito a decollare solo verso le 13 di ieri. Venerdì sera dopo l’annuncio di soppressione del volo fatto dalla compagnia, si era rifiutato per oltre due ore di scendere dall’aereo, mettendo fine alla protesta solo vinto dal caldo asfissiante. È stato costretto poi a pernottare, insieme alla sua compagna, in un albergo di Pomezia. Ieri, il volo di “riparazione” previsto per le 11,40 si è concretizzato solo alle 13. «Odissea per un viaggio in Grecia è il termine più giusto», commenta Calderoni. «La soppressione del volo venerdì è stata comunicata alle 22 e anche in malo modo e senza sensibilità», ha ribadito il legale, «dopo che eravamo saliti sul velivolo alle 21, in ritardo sulla partenza fissata alle 19,20». «Nell’albergo di Pomezia, dove abbiamo pernottato, siamo arrivati molto prima degli altri malcapitati passeggeri perché avevamo la nostra auto: chi è giunto in autobus ha fatto molto tardi. Anche sabato abbiamo vissuto una situazione assurda, con un altro ritardo e un clima di grande nervosismo», ha sottolineato. L’avvocato ha voluto fare un rilievo pure sulla presenza di maxischermi che mandano pubblicità: «Migliaia di persone costrette a guardare le pubblicità dagli apparati pubblicitari onnipresenti con a fianco i negozi che vendono quei marchi e la gente, per alleviare il disagio, acquista senza sosta, quasi ad alleviare la sofferenza. È un caso?», si chiede. «Sul ritardo l’avvocato ha annunciato una richiesta risarcitoria.

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