L'Aquila, addio al poliziotto stroncato da un malore
Maurizio Rossi, distaccato in prefettura, si è spento a 55 anni. I funerali svolto a Ocre, la commozione dei colleghi
L’AQUILA. Sono stati celebrati ieri, nella chiesa parrocchiale di Ocre, i funerali di Maurizio Rossi, di 55 anni, poliziotto distaccato in prefettura, ucciso da un malore due giorni fa.
In tanti in chiesa per dargli l’ultimo saluto. Tra questi il prefetto Giuseppe Linardi, con il quale aveva frequenti contatti per motivi di lavoro, e il questore Orazio D’Anna. Sono arrivati anche telegrammi di cordoglio alla famiglia da parte del capo della polizia Franco Gabrielli e del cardinale arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Petrocchi. Gabrielli, tra l’altro, lo conosceva personalmente fin dai tempi in cui era prefetto dell’Aquila, nel post-terremoto, visto che Rossi già lavorava in quell’ufficio.
Il poliziotto, che lascia la moglie e una figlia, l’altra mattina era in casa a Paganica quando, improvvisamente, si è sentito male e per lui non c’è stato niente da fare.
La notizia, nella sua crudezza, ha lasciato increduli amici e colleghi. Nulla faceva pensare a un epilogo tanto drammatico. «Quando abbiamo saputo di questa tragedia», commenta un collega, «non ci sembrava vero e dover lavorare dopo aver appreso la notizia, è stato davvero duro».
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