L'orso avvistato nella zona di Anversa

ANVERSA DEGLI ABRUZZI

"L'orso è un animale tranquillo, ma non deve sentirsi minacciato" / VIDEO

Il Wwf tranquillizza la popolazione sugli ultimi avvistamenti: no allarmismi; sì informazione, prevenzione e sorveglianza

ANVERSA DEGLI ABRUZZI. «L'orso marsicano, per quanto poderoso, è un animale tranquillo che teme l'uomo e ne sta lontano».

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Il Wwf Abruzzo rassicura sui recenti avvistamenti di un giovane orso nel territorio di Anversa degli Abruzzi che hanno generato una certa apprensione e «un ingiustificato allarmismo. Non si sono infatti mai verificati, né in tempi recenti né nel passato, casi di aggressione» ricorda il Wwf, «del resto, la presenza di orsi nel territorio dell'Oasi Wwf e Riserva naturale regionale Gole del Sagittario è nota da alcuni anni e la convivenza non ha mai creato problemi, se non all'orso, filmato e inseguito più volte di notte da automobilisti che per caso lo incontrano. Si tratta di comportamenti assolutamente da evitare che possono mettere a rischio la vita di uno degli ultimi esemplari di orso bruno marsicano rimasti e che rischiano di creare problemi anche alle persone», precisa il Wwf.

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L'orso inseguito e filmato
Le raccomandazioni del Wwf per avere una buona convivenza tra animali e selvatici

«Lo ribadiamo: l'orso marsicano non è pericoloso per l'uomo»  spiega Dante Caserta, vicepresidente Wwf Italia, «si deve però sempre ricordare che si ha a che fare con un animale di grossa taglia che non deve sentirsi minacciato. La presenza di fauna di assoluto rilievo come orsi, aquile, lupi o cervi è molto importante: può costituire un'attrattiva turistica anche perché è la prova di un territorio sano e di un ambiente ben tenuto. Al tempo stesso, però, ci carica tutti di una responsabilità: facilitare la convivenza tra attività umane e presenza di questi animali. La cosa è possibile, basta seguire semplici regole e adottare comportamenti attenti ai luoghi in cui ci si trova: prevenzione, sorveglianza, informazione e supporto ai residenti. Ci muoviamo su un percorso ben definito che, quando viene applicato, garantisce una tranquilla convivenza»  aggiunge Sefora Inzaghi, direttrice dell'Oasi, «la conferma della presenza di un animale così importante nella nostra area protetta ci riempie d'orgoglio e ci spinge a lavorare sempre più per la tutela di questi luoghi e la loro valorizzazione. Ma chiediamo l'aiuto di tutti: l'incontro con un orso è sempre emozionante, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo una responsabilità verso questo animale e che l'obiettivo di tutela e conservazione è una priorità che ci deve vedere pronti a collaborare».