La Marcia del Perdono prepara la festa
Oggi il primo appuntamento che avvicina all’apertura ufficiale di martedì. Presentato il gioiello che raffigura la Dama
L’AQUILA. Parte oggi l’anteprima della 722ª edizione della Perdonanza celestiniana, con la Marcia del Perdono, che dal santuario di San Pietro della Jenca, intitolato a Giovanni Paolo II, raggiungerà la basilica di Santa Maria di Collemaggio. Dalla chiesetta tanto cara al Papa divenuto santo, i partecipanti alla marcia attraversano i sentieri della valle del torrente Raiale fino alla piazza di Assergi, per poi toccare Camarda, Paganica, Bazzano e Gignano, con l’arrivo previsto alle 19 a Collemaggio. L’iniziativa è stata organizzata con la collaborazione del Cai L’Aquila, del nucleo di protezione civile del Gruppo Alpini di Paganica, della Croce Rossa Italiana dell’Aquila e della Salvamento Tortoreto.
LA FIACCOLA. Martedì prenderanno ufficialmente il via le manifestazioni celestiniane, con l’arrivo della Fiaccola del Perdono, alle 20,30, sul sagrato della basilica di San Bernardino, dove avverrà l’accensione del Tripode e la cerimonia inaugurale. Interverranno il sindaco Massimo Cialente, l’arcivescovo metropolita Giuseppe Petrocchi e i presidenti della Regione Abruzzo e della Provincia dell’Aquila. Il tedoforo che porterà la fiaccola del Fuoco del Morrone nell’ultimo tratto, dalla basilica di Santa Maria di Collemaggio a quella di San Bernardino, è Edwin Ese, nigeriano di religione cristiana, scappato dal suo Paese dopo che, a causa delle persecuzioni religiose, ha perso la moglie di 23 anni e il figlio di 2 anni. È ospite del Centro Celestiniano dell’Aquila come rifugiato e da tempo manda avanti il lavoro della mensa del centro. Edwin Ese gioca a calcio con la squadra del Monticchio e ha ottenuto il certificato di residenza all’Aquila. Il percorso del Fuoco del Morrone, organizzato dal Movimento celestiniano dell’Aquila, che ha preso il via il 16 agosto scorso dall’Eremo di Sant’Onofrio a Sulmona, si concluderà proprio martedì 23, quando tutti i tedofori che hanno accompagnato la fiaccola si ritroveranno davanti alla basilica di Collemaggio dell’Aquila. Con loro ci saranno due compagni di viaggio particolari, due asinelli, per ricordare l’arrivo in città, nel 1294, a dorso d’asino, dell’eremita Pietro del Morrone che, di lì a poco, sarebbe diventato Papa con il nome di Celestino V. Alle 21, nel piazzale davanti a San Bernardino, avrà luogo il concerto della Fanfara della Polizia di Stato. A seguire, a partire dalle 22, prenderà il via la novità di questa edizione, la “Notte festante”, in collaborazione con gli esercenti del centro storico: degustazioni di vini e prodotti tipici, spettacoli e musica nel cuore della città. In particolare, in piazza Duomo, si terrà una degustazione a cura dell’associazione nazionale “Città del Vino”, con l’esibizione delle corali “Rocca di Cambio”, “Il Narciso” e dell’Associazione polifonica Tempera. Dalla Fontana Luminosa alla Villa comunale si snoderà invece la “Gran Parata”. Musica, teatro e danze del mondo, con Crazy Stomping’s Band, danzatrici popolari, trampolieri, mangiafuoco, clown.
IL GIOIELLO. Ieri, a Palazzo Fibbioni, è stato presentato, alla presenza del coordinatore del Comitato Perdonanza Alfredo Moroni, il gioiello “Le dame”, in edizione limitata, che rappresenta la Dama della Bolla, realizzato con pietre di diversa natura. Il progetto è di Francesca Ciccone e Laura Tinari. Nel cartellone dell’edizione che sta per aprirsi – di cui è testimonial d’eccezione Massimo Ranieri, che chiuderà gli eventi il 29 agosto con il suo concerto – è stato inserito anche lo spettacolo “Que farai Pier da Morrone? Celestino V: l’Eremita, il Papa, il Santo”, promosso dall’ensemble “Aquila Altera” con l’attore Luca Serani, in programma mercoledì, alle 18, al Munda di Borgo Rivera. L’opera ripercorre la vita dell’eremita Pietro del Morrone, attraverso le musiche del periodo e gli scritti di Bartolomeo da Trasacco, Jacopone da Todi, Buccio di Ranallo e Ignazio Silone.
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