La Smart city si estende a tutto il cratere
Saranno potenziati servizi di e-commerce e telemedicina. Si pensa già a mettere in rete gli uffici tecnici della ricostruzione
L’AQUILA. Immaginate una rete di cavi in banda larga estesa a tutti e 56 i comuni del cratere. Un network in grado di potenziare servizi di e-commerce, telemedicina, ma anche di sostenere l’insediamento di nuove realtà industriali. Così da “smart city” – un sistema urbano attivo in grado di migliorare la qualità della vita dei residenti – si passa alla “smart country”, un progetto diffuso sul territorio sempre grazie all’impiego delle cosiddette tecnologie Ict. Forti di un legame caratterizzato da fenomeni culturali ed economici del tutto particolari, i comuni del cratere sismico hanno deciso di “fare rete”, firmando un protocollo d’intesa con il Comune del capoluogo nell’ambito del progetto “Smart City”. L’intesa è stata sottoscritta dall’assessore Alfredo Moroni e dal coordinatore dei sindaci del Cratere, Emilio Nusca, alla presenza del primo cittadino aquilano Massimo Cialente e del collega di Barisciano, Francesco Di Paolo.
IL PROTOCOLLO. «Al giorno d’oggi» ha commentato Moroni «è necessario un ripensamento dell’intero governo del territorio. Gli enti locali si trovano ad affrontare la sfida di una società sempre più tecnologica e sempre più rinnovata rispetto ai modelli di governance del passato. In questo quadro è necessario ripensare l’azione dei Comuni rendendola adatta a gestire il territorio e a regolare i nuovi scenari che nascono dall’integrazione della tecnologia nella vita quotidiana del cittadini».
RADIOGRAFIE ON LINE. Nusca ha parlato della possibilità di introdurre servizi innovativi sul territorio: «Si potrà per esempi fare una radiografia in tempo reale, in collegamento con l'ospedale dell'Aquila, all'interno di uno dei piccoli ambulatori dei paesi del cratere».
L’INVESTIMENTO. A ottobre comincerà l'allestimento della “smart grid” da parte dell'Enel che ha ottenuto 16 milioni di euro. Con i primi dieci milioni di investimento verranno realizzate le dorsali di avvicinamento agli otto comuni capofila delle aree omogenee del Cratere. Si metteranno in rete così gli uffici tecnici della ricostruzione. «Stiamo ponendo le basi per vivere in un territorio altamente competitivo», ha valutato Cialente, «la banda larga è fondamentale per i siti industriali e artigiani del nostro territorio. Esiste già ora una rete di cavi di chilometri e chilometri, grazie ad Abruzzo Engineering, e la Regione non può evitare di parlarne solo perché non vuole affrontare il problema».
«Questo progetto avrà la possibilità di servizio Fiber to street, ma anche Fiber to the home, con collegamenti veloci», ha assicurato a margine dell'incontro Daniele Mingroni.
Fabio Iuliano
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