Lavoro, aumentano solo gli incidenti

Nei primi dieci mesi 849 infortuni in Valle Peligna e Alto Sangro

SULMONA. Crescono in Valle Peligna e Alto Sangro gli incidenti sul lavoro. Nel 2007 sono stati 730, 782 nell’anno successivo e nel 2009 il dato schizza a 849 infortuni. Un fenomeno che la Asl sta tentando di arginare convolgendo 916 imprenditori.

Indignarsi va bene, ma non basta. Per fermare l’aumento di incidenti, soprattutto nei cantieri del territorio peligno e sangrino, occorre puntare sulla politica della prevenzione.
La Asl ci sta provando coinvolgendo nel «progetto sicurezza» 916 titolari di aziende locali e i loro dipendenti. Si punta dunque a «migliorare le sicurezza nei cantieri dando tutte le necessarie informazioni agli imprenditori edili su quali misure di prevenzione da adottare». Il piano formativo verrà attuato attraverso dei seminari improntati su un tema basilare: «La tutela dei lavoratori nei cantieri edili: sicurezza, salute e ambiente». Primo passo della Asl Avezzano-Sulmona è stato quello di diramare gli inviti ai 916 titolari di imprese che operano nell’industria del mattone. Nella lettera-invito si illustrano le ragioni dell’iniziativa e i suoi obiettivi.

I seminari d’informazione e formazione professionale prenderanno il via martedì 3 novembre, a Pescasseroli, alle 15.30, nella sala consiliare. Ne seguiranno altri 6, con inizio alle 15, nei Comuni di Pratola Peligna (12 novembre); Castel di Sangro (19 novembre sala Biblioteca); Castelvecchio S.(23 novembre); Scanno (3 dicembre auditorium G. Calogero); Anversa degli Abruzzi (10 dicembre) e Sulmona (17 dicembre). Oltre al tema della sicurezza, verrà trattato quello relativo all’impatto ambientale delle attività dell’edilizia. I corsi saranno impartiti dal personale del Servizio prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro e da quello di Igiene ed Epidemiologia pubblica. A spiegare quanta importanza abbia rispettare e investire denaro sull’applicazione delle regole di sicurezza sul posto di lavoro, anche a fronte di un guadagno minore, saranno: Cinzia Cianfaglione e Silverio Gatta, dirigenti medici del Servizio, Antonio Spacone e Concetta Chiola, tecnici della Prevenzione e Eugenio Centofanti, ingegnere dirigente. Per il Servizio di Igiene Rossana Cassiani (direttore del servizio) e Katia D’Achille. Gli altri interventi saranno dei tecnici di prevenzione Ivana Letteri, Placido Di Pasquale, Fabio Schiavitti.

Partendo dal principio che l’informazione corretta deve essere estesa a tutte le figure preofessionali che operano nell’impresa gli incontri sono indirizzati, oltreché ai titolari delle ditte, ai capocantieri e ai loro dipendenti. «Il 90% degli infortuni» sostiene Cianfaglione «è dovuto a una carenza di informazione poiché i soggetti interessati non hanno sufficienti conoscenze sulle procedure di prevenzione da adottare». Anche se in alcuni casi è soprattutto la smania di un profitto esagerato a sacrificare la vita di un lavoratore lasciato, con lucida freddezza, in balìa di ponteggi precari. Destinati a cedere.