Le botte sul treno fermano 100 passeggeri
Tagliacozzo, 35enne aggredisce la donna che controlla i biglietti e un viaggiatore: azionato il freno d’emergenza
TAGLIACOZZO. Picchia la donna capotreno che vuole fargli la multa perché non ha timbrato il biglietto. Poi aggredisce un viaggiatore che interviene per difendere la dipendente di Trenitalia. Alla fine il convoglio della linea Roma-Avezzano-Pescara, con un centinaio di passeggeri, è stato costretto a una sosta forzata alla stazione ferroviaria di Tagliacozzo. Il capotreno donna, V.D.R., 30enne di Avezzano, si è avvicinata a un giovane chiedendo il biglietto. Il 35enne residente a Roma sarebbe dovuto scendere proprio a Tagliacozzo, dove vive la sua compagna. La dipendente delle Ferrovie ha contestato al passeggero l’irregolarità del biglietto, spiegando che va sempre timbrato per viaggiare secondo la legge. Il 35enne non ha gradito il richiamo e soprattutto la possibilità di andare incontro a una sanzione. Ha iniziato a inveire contro la donna, fino ad arrivare agli spintoni. A un certo punto è intervenuto un viaggiatore, un uomo del Viterbese, che si è frapposto tra i due, prendendo le difese della capotreno. Per tutta risposta il romano, ormai fuori controllo, ha picchiato entrambi, creando il panico tra i passeggeri. È per questo che un altro viaggiatore, spaventato, ha azionato il freno d’emergenza. Il treno ha rallentato poco distante da Tagliacozzo, fino a fermarsi definitivamente alla stazione. Intanto, dal treno erano già stati allertati gli agenti della Polfer coordinati dall’ispettore capo Nicola Cardarelli, arrivati da Avezzano. Qualche minuto di caos c’è stato anche alla stazione, dove è stato richiesto l’intervento del nucleo radiomobile dei carabinieri. Un’ambulanza ha accompagnato in ospedale la capotreno e il viaggiatore di Viterbo. Il treno è ripartito con mezz’ora di ritardo. Gli altri treni della stessa linea non hanno subìto disagi. La Polfer procederà nei confronti del giovane con una denuncia per aggressione e lesioni. Il 35enne potrebbe rispondere anche di interruzione di pubblico servizio. (m.t.)
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