LFoundry, si tratta sugli esuberi

E alla Cartiera Burgo ore decisive per riaprire il reparto dell’allestimento con circa 45 operai

AVEZZANO. Molti lavoratori di LFoundry e Cartiera Burgo vivono ore decisive per conoscere il proprio destino.

Alla LFoundry potrebbe essere la nuova turnazione applicata anche agli indiretti la soluzione per ridurre gli esuberi. Nell’incontro tra l’azienda e le parti sociali, volto a valutare le diverse sfaccettature di questa vertenza, è stato affrontato nuovamente il problema degli oltre 200 esuberi e le varie possibilità per poterli azzerare. Nei precedenti tavoli si era già parlato della nuova turnazione – 3 giorni di lavoro e 5 di riposo – che avrebbe potuto lasciare spazio a più personale e quindi di conseguenza avrebbe aiutato a ridurre gli esuberi. «Abbiamo discusso con l'azienda della possibilità di poter applicare questo nuovo orario anche agli indiretti in turno», ha commentato Roberto Di Francesco, segretario provinciale Fiom-Cgil, «in modo tale da tagliare un'altra grande fetta del personale in eccesso. Attualmente, infatti, con la turnazione che prevede 2 giorni di lavoro e 2 giorni di riposo servono sempre meno dipendenti al lavoro».

«La Rsu è composta da persone che lavorano e vivono di questa azienda», ha precisato Andrea Campione (Fismic), «hanno svolto il loro ruolo eccellentemente e adesso tocca alla solita latitante politica occuparsi di assolvere i propri doveri. Al Ministero il decreto sul contratto di solidarietà è ancora fermo e 1.500 lavoratori rischiano di restare senza stipendi di novembre e tredicesime. Dove è finita l'interrogazione parlamentare della senatrice Stefania Pezzopane? Dove sono finiti gli altri rappresentanti istituzionali della Marsica, della Provincia e della Regione?».

Alla Cartiera Burgo, invece, si accorciano i tempi per la riapertura del reparto dell’allestimento. Già domani potrebbero arrivare ai lavoratori gli avvisi per il rientro in turno. Secondo quanto stabilito nell’accordo di Roma, saranno riavviate due taglierine, in cui lavoreranno circa 45 persone. Dopo i colloqui sostenuti da alcuni operai con il direttore del personale del sito di Avezzano, Paolo Simonato, sarebbe già pronto almeno per il 90% anche il piano dell’organico che rientrerà subito in fabbrica.

Le sigle sindacali continuano intanto a fare pressioni affinché le figure meno specifiche possano ruotare al fine di ampliare il bacino di lavoratori che può tornare al lavoro. Continuano le trattative anche per stabilire chi dovrà andare a lavorare, per un anno, in altri stabilimenti del gruppo. (e.b.-m.t.)

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