Madonna d’Appari fedeli sotto la neve per la processione
Il maltempo non ferma la tradizione cara ai paganichesi Al centro civico foto antiche e conferenza del prof Colapietra
L’AQUILA. La processione della Madonna d’Appari sotto la neve non se la ricordava nessuno. Magari sotto la pioggia sì, e forse erano almeno 10 anni che non nevicava così il martedì di Pasqua. Risalendo con la memoria, un’altra edizione innevata era stata quella della seconda metà del mese di aprile del 1995, quando la neve caduta il giorno di Pasqua aveva bloccato le strade di Paganica e Camarda. Anche in quell’occasione, però, il giorno della processione, pur con tanta neve intorno, il cielo era comunque sereno. Ieri, invece, la processione tra la chiesa degli Angeli custodi e il santuario della Madonna d’Appari è partita sotto una fitta nevicata che ha consigliato di far rimanere quasi tutte le statue al riparo. L’unica statua portata all’aperto è stata proprio quella della Madonna d’Appari, coperta di plastica trasparente.
Nonostante il maltempo, i paganichesi non hanno rinunciato alla loro tradizione, la messa e il pic nic a base di prodotti locali. In mezzo alla neve, coperti con ombrelli o sotto improvvisati ripari, la tradizione è comunque stata rispettata. Gremita all’inverosimile la chiesetta per la messa di don Dionisio Humberto Rodriguez Cuartas e don Federico Palmerini. Al centro civico, oltre alla mostra di immagini d’epoca, si è tenuta la conferenza «Paganica castello fondatore dell’Aquila: problema aperto» con Raffaele Colapietra. (r.p.)
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