Maria Antonia D’Amore è nata a Cerchio nel 1909

CERCHIO

Maria Antonia, nonna dei record a 112 anni

E' l’abruzzese più longeva, la seconda in Italia. Scampò al terremoto del 1915 e si trasferì a Roma con il marito originario di Aielli

CERCHIO. Maria Antonia D’Amore, classe 1909, detiene due primati: è l’abruzzese più longeva e anche la più anziana d’Italia dopo la padovana Ida Zoccarato che ha spento 112 candeline sulla torta lo scorso 24 maggio. A separare le due nonnine di ferro poco meno di cinque mesi. Maria Antonia D’Amore taglierà il traguardo dei 112 anni a breve, il 20 ottobre. 

Nativa di Cerchio, dopo il matrimonio l’ultracentenaria lasciò l’amata Marsica alla volta di Roma dove vive ancora oggi. Venne alla luce al civico 56 di via Regina Margherita. Suo padre Francesco D’Amore e sua madre Carmela Colantonio decisero di chiamarla Maria Antonia. Così riporta l’atto di nascita ritrovato negli archivi del Comune. Aveva cinque anni e mezzo quando la Marsica, quel 13 gennaio del 1915, fu colpita da un violento terremoto. Uno dei più devastanti della storia d’Italia. A Cerchio le vittime furono 1.300, metà della popolazione, e Maria Antonia fu una delle poche bimbe a salvarsi. A 30 anni l’incontro con l’amore della sua vita. Dunque il matrimonio. Dopo le nozze Benedetto Maccallini di Aielli trovò lavoro in un pastificio di Roma portando con sé la giovane sposa. Il loro primogenito, Sabatino, nacque nella capitale. Ma dopo lo scoppio del secondo conflitto mondiale nel 1944 Maria Antonia decise di rifugiarsi nella sua Marsica temendo per il suo bimbo di soli pochi mesi. Una fuga che le salvò la vita visto che sua abitazione romana fu distrutta dalle bombe. Poi nel ‘46 arrivò la seconda figlia, Emidia.

Oggi Maria Antonia vive a Roma. A prendersi cura di lei è la sua badante Flora. "È bella e sana", racconta la donna originaria dell’Est Europa, "nonostante la sua età prende solo una medicina per il cuore". In tutta la sua esistenza Maria Antonia ha sempre vissuto con semplicità, praticando uno stile di vita sano. L’ultracentenaria è anche una donna di fede. Prima in paese, a Cerchio, e poi anche nella capitale, è sempre andata a messa, recitando il rosario anche in casa. "Dimostrazione di forza, caparbietà e autenticità delle donne marsicane", commenta il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, che a nome di tutta comunità ha voluto rivolgere alla sua concittadina da record e ai suoi familiari 'tanti cari auguri'". (f.d.m.)
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