Maxi-affitti, le accuse di Tiberti

20 Giugno 2014

Il docente: l’ex rettore di Orio scelse i locali dell’ex Optimes senza un’indagine seria di mercato

L’AQUILA. Nuova udienza sul processo a carico dell’ex rettore Ferdinando di Orio, dell’ex direttore amministrativo Filippo Del Vecchio e dell’imprenditore Marcello Gallucci, accusati di abuso d’ufficio in concorso per gli affitti «gonfiati» all’Università. Ieri sono stati ascoltati alcuni testimoni ma quello più importante è stato il professor Sergio Tiberti che è stato colui che con le sue segnalazioni ha fatto avviare le indagini e poi il processo. Tiberti, nonostante sia il teste chiave, è stato ascoltato per una decina di minuti e il presidente del collegio ha evitato che scendesse in valutazioni. Il testimone, che non è parte civile visto che la sua costituzione fu respinta, ha ribadito il concetto che comunque si sarebbe dovuto fare una gara per vedere se esistevano altri locali rispetto a quelli ex Optimes dove sono stati a lungo ospitati gli uffici e le aule dell’Università in attesa che venisse restaurata da sede di Roio di Ingegneria.

Ma oltre alla scelta sui locali ha contestato anche i costi che a suo avviso sono stati troppo alti.

Oltre al docente sono stati ascoltati altri testimoni dell’accusa i quali hanno fatto deposizioni di natura tecnica. Il processo è stato poi aggiornato al 3 febbraio del prossimo anno data nella quale saranno sentini nche altri testimoni.

Nel corso del procedimento gli accusati sono assistiti dagli avvocati Antonio Milo, Stefano Rossi, Ascenzo Lucantonio.

Secondo le contestazioni dell’accusa il contratto con Gallucci, che ne avrebbe tratto vantaggio, fu fatto senza un’analisi di mercato adeguata. Si decise una spesa di un milione e 200mila euro e fronte di un pur successiva stima di 700mila euro dell’Agenzia delle entrate.

FUNZIONARI INFEDELI. Disposte le trascrizioni delle intercettazioni nell’ambito del processo ad alcuni addetti del tribunale di sorveglianza accusati di assenteismo e altri gravi reati.

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