SULMONA
Medico arrestato, la Asl lo sospende: «Fatti gravissimi, se confermati»
L'accusa per Paolo Leombruni, sorpreso in flagranza di reato, è di aver preso soldi in cambio di farmaci
SULMONA. In seguito all’arresto in flagranza di reato, il medico Paolo Leombruni sarà sospeso dalla Asl. «Se le accuse saranno confermate, ci troviamo di fronte a fatti gravissimi. Sfruttare la sofferenza delle persone malate, carpendone la fiducia per guadagnarci sopra, è un reato odiosissimo da parte di un medico». Lo dice il responsabile del 118 della provincia dell’Aquila, Gino Bianchi, il quale tiene a precisare che «il medico non ha nulla a che fare con il servizio del 118 gestito da lui», pur se ne ha fatto parte nel passato.
«Ho ricevuto decine di telefonate da parte di colleghi allibiti per quanto accaduto», commenta Bianchi. «Instaurare la sfiducia da parte dell’utenza nei confronti di un servizio come il 118 potrebbe avere dei risvolti molto negativi», prosegue Bianchi, «non nego che Leombruni ne abbia fatto parte in passato; attualmente non è più medico del mio servizio ma lavora nel pronto soccorso. Una precisazione che tengo a fare perché nel 118 lavorano persone che fanno sacrifici enormi dalla mattina alla sera, magari sbagliando, ma nessuno di loro vende fumo né carpisce la fiducia dei pazienti con l’inganno».
Sorpreso dall’arresto di Leombruni si dice anche il candidato sindaco del centrodestra Vittorio Masci, a sostegno del quale si era messo a disposizione il medico candidandosi nella lista Masci Sindaco. «Spero che sia innocente, se è vero quanto gli viene contestato è un fatto molto grave», sottolinea Masci, «dai medici bisognerebbe aspettarsi aiuto non speculazione. Sono un garantista e fino a quando una persona non è condannata è innocente, fino a prova contraria». (c.l.)