Mobilitazione per i 36 precari storici della Provincia dell'Aquila
Le richieste messe a punto dai sindacati consegnate oggi agli amministratori Si punta sulla proroga dei contratti in scadenza e all’assunzione graduale
L’AQUILA. Lavorano per la Provincia da anni. E dal 2010, dopo aver superato un concorso, sono stati inseriti in graduatorie a tempo indeterminato. Ma continuano a fare i conti con contratti a tempo determinato e a tempo parziale, pur essendo ormai diventati indispensabili all’interno della pianta organica. Si basa su questi presupposti la piattaforma rivendicativa per chiedere la stabilizzazione dei 36 precari storici dell’ente, che oggi verrà consegnata dai sindacati al presidente della Provincia Antonio Del Corvo e ai componenti del consiglio provinciale.
Un documento articolato, che ripercorre la posizione lavorativa dei dipendenti e in cui si sollecita l’avvio di un percorso che porti, in prima istanza, alla proroga dei contratti in scadenza il 31 marzo e poi all’assunzione graduale dei lavoratori, attingendo alle attuali graduatorie. La piattaforma è stata concertata e firmata dai Cgil, Cisl, Uil e Ugl e fa leva anche sulla volontà politica di risolvere una vertenza in cui, al futuro dei 36 precari, si sommano gli interessi pubblici dei servizi erogati dalla Provincia. I sindacati sottolineano come «nel momento storico di grave crisi nazionale e internazionale che stiamo vivendo e ancor più nell’attuale contesto di forte crisi economica e occupazionale che sta interessando in maniera particolare il nostro territorio, già devastato delle pesanti ripercussioni degli eventi sismici del 2009, non sia più possibile tollerare la perdita anche di un solo posto di lavoro, ancor più quando tali perdite possano essere evitate».
Oggi, durante la seduta del consiglio provinciale, si chiederà la stesura di un accordo, siglato dai presidenti di consiglio e giunta, «che vada oltre le dichiarazioni di intenti», scrivono i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, «e che impegni concretamente l’amministrazione, con il recepimento delle richieste in un atto amministrativo collegiale». I cinque punti da sottoscrivere sono «la revisione della delibera relativa alla programmazione triennale del fabbisogno di personale prevedendo, all’interno della prima annualità, l’adeguamento della pianta organica e l’ampliamento della stessa di 36 posizioni lavorative con inquadramento B3 e C1». Poi «l’impegno allo scorrimento delle graduatorie, non appena sarà rimosso il blocco delle assunzioni, prevedendo l’assunzione di una unità di personale per ogni pensionamento avvenuto all’interno della stessa qualifica, ovvero al raggiungimento del diverso numero di pensionamenti previsto dalla normativa nazionale per il reintegro del personale. Si dovrà procedere in maniera analoga anche per pensionamenti già avvenuti in relazione ai quali non si è proceduto al reintegro». Si chiede ancora «la proroga della validità delle graduatorie in scadenza nel 2013 e l’obbligo per l’amministrazione di assunzione delle 36 unità, prima di poter procedere ad assunzioni al di fuori di tali graduatorie, sia a tempo determinato che indeterminato, o di poter bandire nuove procedure selettive e/o concorsuali». Infine: «la contestuale proroga dei contratti a tempo determinato stipulati a valere sulle graduatorie in parola e in scadenza alla data del 31 marzo, fino al 31 dicembre 2014».
Romana Scopano
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