S. BENEDETTO DEI MARSI
Morto nel fiume, l'inchiesta è per abbandono di incapace
I risultati dell'autopsia dovranno stabilire le cause della morte di D'Orazio. L'ipotesi del tentato omicidio è contro ignoti
SAN BENEDETTO DEI MARSI. Nuovo colpo di scena nel giallo sulla scomparsa e la morte di Collinzio D’Orazio. Fabio Sante Mostacci e Mirko Caniglia, i due 27enni che per ultimi hanno raccontato di avere visto in vita l’uomo, sono indagati per abbandono di incapace e non più per omicidio. Decisione adottata dalla Procura al momento del conferimento dell’incarico all’anatomopatologo Cristian D’Ovidio dell’Università D’Annunzio che ieri ha eseguito l’autopsia sul 51enne.
Un esame durato ore, preceduto da una Tac in ospedale sulla salma e da un sopralluogo che lo stesso medico legale ha compiuto nel punto in cui sabato scorso il Nucleo sommozzatori dei carabinieri di Pescara ha ritrovato il cadavere. Scoperta fatta nel fiume Giovenco, all’altezza della diga della Cintarella. L’indagine per omicidio resta, ma è contro ignoti. Per avere un quadro più dettagliato sulle cause che hanno portato al decesso ci vorranno dei giorni. (r.ras.)
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