Movida e degrado verso una stretta
Al vaglio del Comune un regolamento sul decoro con telecamere e fototrappole
SULMONA. Una nuova ordinanza per il popolo della notte contro il degrado dei vicoli del centro storico. È quanto annuncia il sindaco, Gianfranco Di Piero, che sta valutando ulteriori provvedimenti per la movida, assieme al comandante-dirigente della polizia locale, Domenico Giannetta e al resto della giunta. A fine mese sarà portato in consiglio comunale il regolamento del decoro urbano che dovrà approdare prima nell’apposita commissione consiliare per il via libera. Tuttavia, alla luce delle numerose segnalazioni che arrivano dai residenti del cuore antico della città, Di Piero non esclude una nuova stretta per la movida. «È un problema che dobbiamo affrontare seriamente. L’anno scorso ho adottato un’ordinanza per regolare la diffusione della musica, ma servono altre azioni per allentare un fenomeno che si tocca con mano soprattutto nei vicoli del centro storico», afferma Di Piero. «Mi voglio confrontare con il comandante Giannetta e con il resto degli assessori comunali e della maggioranza per valutare eventuali decisioni, per esempio intervenendo anche sugli orari della vendita delle bevande alcoliche». Nel corso dell’ultimo week end le maggiori segnalazioni sono arrivate da vico Del Vecchio e via Gramsci. «I nostri vicoli sono diventati ormai terra di nessuno. Qui accade di tutto», protestano gli abitanti. «Da anni si va avanti senza alcun freno con i cortili che diventano latrine a cielo aperto. È un problema di matrice culturale ma va assolutamente gestito, anche con controlli più incisivi e provvedimenti adeguati». Nelle scorse settimane i titolari di bar e locali avevano lamentano il fatto di non essere stati presi in considerazione per le decisioni assunte finora. Il vice sindaco, Sergio Berardi, che si è occupato del regolamento, ha previsto una serie di deroghe per il popolo della notte, da concertare proprio con la categoria, così da evitare problemi e proteste. Il regolamento prevede infatti l’installazione di telecamere e fototrappole nei luoghi di aggregazione giovanili, oltre a una riduzione degli orari della zona a traffico limitato. (a.d.a.)
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