Muore Stefano Vittorini un politico tra la gente

L’ex presidente del consiglio comunale era ricoverato da giorni a Rianimazione Dall’impegno politico con la destra alla battaglia contro le gerarchie dei partiti
L’AQUILA. Si è spento nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila Stefano Vittorini, 60 anni, ex assessore ed ex presidente del consiglio comunale. Il decesso è avvenuto in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute dopo un malore che lo aveva colpito quattro giorni fa.
Vittorini, da qualche tempo uscito dalla scena politica, era uno storico punto di riferimento della destra aquilana, avendo militato nel Movimento sociale italiano prima delle esperienze con Forza Italia e Udc. Schietto fino alle più estreme conseguenze, il suo tratto distintivo era proprio il contatto con la gente che lo ha portato a ottenere risultati da record quanto a preferenze.
La difesa del territorio anche da ingerenze politiche romane lo ha visto spesso scontrarsi con la gerarchia ufficiale dei partiti, e questo anche in relazione alla scelta di tante candidature. Memorabile, a tal proposito, la sua protesta inscenata nel 2008, durante la campagna elettorale per le Regionali, nel corso di una convention del centrodestra, presente l’allora coordinatore nazionale di Forza Italia Denis Verdini.
Ha continuato a battersi fino all'ultimo, anche contro la malattia che lo ha colpito in una serata di fine agosto.
Era originario della frazione di Preturo, dove, proprio in concomitanza con l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, sono state annullate le iniziative di carattere ricreativo promosse dall’associazione culturale Amiterno.
I funerali si terranno nel suo paese d’origine, dove è stata allestita anche la camera ardente. La liturgia esequiale sarà celebrata questo pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo.
Messaggi di cordoglio giungono anche dagli avversari politici. Ecco le parole del consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci: «Sono addolorato per la scomparsa di Stefano Vittorini. La politica e la comunità aquilane perdono una personalità rappresentativa, di valore. Il fatto che ci dividessero le idee e gli orientamenti politici non mi impedisce di dire, anzi forse serve a metterlo più in evidenza anche a me stesso, che l’esperienza e l’azione di Vittorini fossero esempi di generosità e di pura concezione di spirito di servizio. Ho avuto modo di constatarlo in prima persona. Non dimentico le sue telefonate quando ero capo di gabinetto del sindaco: segnalazioni e interessamenti per la comunità ma anche consigli, raccomandazioni disinteressate. Era pulsante la sua aquilanità e mai è venuta meno, nemmeno quando ha smesso di ricoprire ruoli di rilievo nelle istituzioni cittadine, la sua voglia di combattere, di aiutare la gente».
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