Un reparto di Terapia intensiva e, nel riquadro, l’ingegner Raffaele Paolini

SULMONA / CORONAVIRUS

Muore un ingegnere di 47 anni, Paolini l’ultima vittima del Covid

Il professionista era ricoverato da dicembre nella Terapia intensiva del policlinico Umberto I di Roma. Il ricordo dell’amico Gerosolimo: «Eri l’intelligenza allo stato puro, eri semplicemente il più bravo»

SULMONA. Ha lottato per quasi due mesi contro il virus. Lo ha fatto come un leone, tirando fuori la grinta che lo ha sempre contraddistinto, ma alla fine ha dovuto arrendersi. Raffaele Paolini, ingegnere e stimato professionista, è morto a soli 47 anni, ucciso dal Covid. Il suo cuore si è fermato per sempre nel reparto di Terapia intensiva del policlinico Umberto I di Roma dove era ricoverato dalla metà di dicembre. Le sue condizioni sono state sempre gravi e ha trascorso un primo periodo nel reparto di Rianimazione di Sulmona, dove è stato il primo ad essere sottoposto a trasfusione di plasma con anticorpi monoclonali. Un tentativo che però non ha sortito gli effetti sperati. Raffaele Paolini era molto conosciuto e apprezzato in città, dove aveva aperto uno studio professionale dopo essere stato alle dipendenze di un imprenditore di Sulmona. Sposato e con un figlio di 16 anni, Paolini era grande amico dell’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo, che ieri lo ha voluto ricordare così: «Oggi sono senza parole, ma almeno una cosa voglio dirtela. Eri l’intelligenza allo stato puro, eri l’intelligenza viva, eri semplicemente il più bravo. La nostra città perde uno dei suoi figli migliori». Oggi sarà allestita la camera ardente per Paolini nella casa funeraria Caliendo-Celestial, mentre i funerali si svolgeranno domani, 11 febbraio, alle 11, nella chiesa del Cristo Re.

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