Il sindaco: la sua è una presenza importante. Il difensore: Luca per ora non parla, è molto amareggiato
Nel mirino l’assessore D’Innocenzo
E’ stato presidente dell’Adsu. Potrebbe dimettersi dalla giunta Cialente
L’AQUILA. Del suo convolgimento nell’inchiesta sul crollo della Casa dello Studente si parlava ormai da tempo. A giugno era stato interrogato dalla polizia giudiziaria. E ieri, per Luca D’Innocenzo, ex presidente dell’azienda per il diritto allo studio, oggi assessore della giunta Cialente è arrivata la doccia fredda. Il suo nome compare fra quelli degli indagati insieme al direttore dell’Adsu Luca Valente.
Il 19 maggio scorso Luca D’Innocenzo aveva lasciato la presidenza dell’azienda per il diritto agli studi universitari, denunciando ancora una volta «l’indifferenza della Regione verso i problemi degli studenti universitari».
Ieri, dopo la notifica e la lettura dei capi d’imputazione, Luca D’Innocenzo ha preferito non rilasciare dichiarazioni e ha demandato al suo legale, l’avvocato Fabio Alessandroni, ogni commento sulla vicenda.
«Luca è molto amareggiato» ha detto l’avvocato. «E’ un momento davvero difficile per lui, soprattutto dopo aver letto i capi d’imputazione e i nomi delle persone indagate. In quell’atto si fa riferimento a lavori effettuati negli anni scorsi quando l’azienda era guidata da altri. Ma è lui ad aver ricevuto l’avviso di garanzia. Comunque, al momento, possiamo solo dire di essere fiduciosi e di aspettare con serenità l’interrogatorio che crediamo potrà servire agli inquirenti ad inquadrare meglio la questione».
Ma intanto, sul fronte politico, c’è chi parla già di inevitabili ripercussioni sulla giunta Cialente, nella quale D’Innocenzo (Sinistra democratica) ricopre, dal 19 marzo scorso, l’incarico di assessore alle politiche sociali e abitative e welfare per gli studenti.
Infatti, la piega presa dall’inchiesta sul crollo della casa dello studente potrebbe spingere D’Innocenzo a presentare le sue dimissioni - cosa che ieri sera a «palazzo» veniva data quasi come certa - e il sindaco ad accelerare i cambiamenti più volte annunciati.
«Non l’ho ancora sentito» ha commentato ieri sera il sindaco Massimo Cialente. «Ma in questo momento posso solo dire una cosa che è sotto gli occhi di tutti e cioé che l’assessore D’Innocenzo è un elemento centrale e importantissimo per tutto ciò che riguarda l’enorme mole di lavoro che ruota intorno alle politiche abitative e sociali. Un supporto fondamentale anche per la stessa Protezione civile».
Come dire che non sarà il primo cittadino a sparare a zero sull’assessore e a chiederne le dimissioni. Al massimo potrà accettarle. Forse già oggi.
E tutto questo nel quadro di un rimpasto di giunta che prevede nuovi ingressi nell’esecutivo.
Si fanno i nomi di Pietro Di Stefano, Celso Cioni, Alfonso D’Alfonso. Se D’Innocenzo dovesse scegliere la strada delle dimissioni potrebbe entrare un altro uomo di Sinistra democratica. Certo è che con una città devastata e con gente ancora sotto le tende sarebbe il caso di fare le cose presto e bene, senza troppi giochetti.
Con Luca D’Innocenzo è finito nel registro degli indagati anche il direttore dell’Adsu, Luca Valente al quale sono state contestati gli stessi reati dell’ex presidente.
Il 19 maggio scorso Luca D’Innocenzo aveva lasciato la presidenza dell’azienda per il diritto agli studi universitari, denunciando ancora una volta «l’indifferenza della Regione verso i problemi degli studenti universitari».
Ieri, dopo la notifica e la lettura dei capi d’imputazione, Luca D’Innocenzo ha preferito non rilasciare dichiarazioni e ha demandato al suo legale, l’avvocato Fabio Alessandroni, ogni commento sulla vicenda.
«Luca è molto amareggiato» ha detto l’avvocato. «E’ un momento davvero difficile per lui, soprattutto dopo aver letto i capi d’imputazione e i nomi delle persone indagate. In quell’atto si fa riferimento a lavori effettuati negli anni scorsi quando l’azienda era guidata da altri. Ma è lui ad aver ricevuto l’avviso di garanzia. Comunque, al momento, possiamo solo dire di essere fiduciosi e di aspettare con serenità l’interrogatorio che crediamo potrà servire agli inquirenti ad inquadrare meglio la questione».
Ma intanto, sul fronte politico, c’è chi parla già di inevitabili ripercussioni sulla giunta Cialente, nella quale D’Innocenzo (Sinistra democratica) ricopre, dal 19 marzo scorso, l’incarico di assessore alle politiche sociali e abitative e welfare per gli studenti.
Infatti, la piega presa dall’inchiesta sul crollo della casa dello studente potrebbe spingere D’Innocenzo a presentare le sue dimissioni - cosa che ieri sera a «palazzo» veniva data quasi come certa - e il sindaco ad accelerare i cambiamenti più volte annunciati.
«Non l’ho ancora sentito» ha commentato ieri sera il sindaco Massimo Cialente. «Ma in questo momento posso solo dire una cosa che è sotto gli occhi di tutti e cioé che l’assessore D’Innocenzo è un elemento centrale e importantissimo per tutto ciò che riguarda l’enorme mole di lavoro che ruota intorno alle politiche abitative e sociali. Un supporto fondamentale anche per la stessa Protezione civile».
Come dire che non sarà il primo cittadino a sparare a zero sull’assessore e a chiederne le dimissioni. Al massimo potrà accettarle. Forse già oggi.
E tutto questo nel quadro di un rimpasto di giunta che prevede nuovi ingressi nell’esecutivo.
Si fanno i nomi di Pietro Di Stefano, Celso Cioni, Alfonso D’Alfonso. Se D’Innocenzo dovesse scegliere la strada delle dimissioni potrebbe entrare un altro uomo di Sinistra democratica. Certo è che con una città devastata e con gente ancora sotto le tende sarebbe il caso di fare le cose presto e bene, senza troppi giochetti.
Con Luca D’Innocenzo è finito nel registro degli indagati anche il direttore dell’Adsu, Luca Valente al quale sono state contestati gli stessi reati dell’ex presidente.