Notti violente, identificato uno dei bulli picchiatori

16 Aprile 2014

Decisive le testimonianze di alcuni passanti, polizia sulle tracce anche degli altri tre Il sindaco Ranalli: si tratta di episodi isolati, ma mai abbassare la guardia

SULMONA. Bloccare subito la nuova generazione del degrado sociale in azione lo scorso week end. Tre persone ferite e due giovani finiti in ospedale in virtù della nuova tendenza in voga tra i giovani che aggrediscono passanti senza alcun motivo, filmando e scaricando in rete le loro bravate. Lo ha chiesto ieri il sindaco Peppino Ranalli alle forze dell’ordine, invocando maggiori controlli soprattutto nelle ore serali. E la prima risposta sembra sia arrivata dalla squadra anticrimine del commissariato, che avrebbe identificato il gruppo di ragazzi protagonisti di una delle tre aggressioni messe in atto in tre punti diversi della città, nella notte tra sabato e domenica. In particolare quella che si è sviluppata all’esterno di un locale, nei pressi della villa comunale dove un giovane è stato malmenato senza alcun apparente motivo, finendo all’ospedale con il naso rotto e con trenta giorni di prognosi. Si tratterebbe di giovani mai coinvolti prima di sabato, in violenze, in atti vandalici o in risse. Il che avvalorerebbe l’ipotesi avanzata già da subito dalla polizia che aveva inquadrato i tre episodi in altrettanti “Knoch out game”, l’ultima moda importata dagli Stati Uniti e in voga tra i ragazzini delle grandi città e sbarcata, sembra, anche a Sulmona. Almeno uno, il picchiatore, quello che avrebbe materialmente preso a pugni il malcapitato, sarebbe finito sul registro degli indagati grazie anche alla testimonianza di alcuni passanti che lo avrebbero visto mentre sferrava cazzotti alla vittima di turno. Gli altri, almeno tre, sono ancora in fase di identificazione. E secondo la polizia, ben presto anche i loro nomi, finiranno insieme a quello dell’amico già riconosciuto. Da capire, invece, se anche gli altri due episodi fatti registrare nella stessa serata, abbiano avuto gli stessi protagonisti. Alla polizia risulterebbe di no. Il che fa supporre che si sarebbero formate alcune bande ben distinte, che agirebbero in contemporanea e in zone diverse della città. Ieri il sindaco ha voluto subito capire la portata del fenomeno, chiedendo precise informazioni sull’accaduto. «Sarebbe un errore imperdonabile prendere sottogamba questi episodi. Bisogna intervenire immediatamente per stroncare sul nascere un fenomeno che non fa parte della storia culturale e sociale della nostra città», afferma Ranalli, «ho avuto rassicurazioni dalla polizia sul fatto che si tratti di episodi isolati. Ma non possiamo sottovalutare niente. Né tantomeno abbassare la guardia per quanto riguarda la sicurezza della città e dei cittadini. Per questo motivo, incontrerò nei prossimi giorni sia il prefetto, sia il questore, ai quali chiederò maggiori attenzioni per la Valle Peligna e per il capoluogo».

Claudio Lattanzio

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