L’AQUILA

Nuda sul balcone: "Mi hanno violentata”. Accusati due marocchini

18 Dicembre 2024

Gli agenti trovano due stranieri, uno ferisce una poliziotta e viene arrestato. La presunta vittima di stupro è in ospedale

L’AQUILA. Una donna sulla trentina chiede aiuto seminuda su un balcone del Progetto Case di Pagliare di Sassa, denunciando di essere stata violentata. Due volanti della polizia, assieme a personale della squadra mobile della questura del capoluogo – tutti rispettivamente coordinati dal commissario Francesco D’Antonio e dalla dirigente Roberta Cicchetti – vengono quindi indirizzati dalla stessa vittima verso l’uscio dell’abitazione, all’interno della quale gli agenti si imbattono poi in due individui di nazionalità straniera, subito sottoposti a controllo.

L’aria, però, si fa presto tesa: i due non collaborano, fanno resistenza all’identificazione e poi uno dei due passa alle minacce, reagendo con pugni, calci e spintoni all’indirizzo di due agenti. A farne le spese una poliziotta, poi trasportata al pronto soccorso del San Salvatore con contusioni su gambe e addome. Ne avrà per sette giorni (questa la prognosi dei medici) prima di poter rientrare in servizio.

L’aggressore, un 37enne di nazionalità marocchina, è stato quindi subito arrestato e adesso dovrà rispondere delle accuse di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.Sul posto anche i vigili del fuoco e il personale medico del 118. La vittima del presunto stupro, una donna aquilana, è stata invece a sua volta accompagnata in ospedale, dove è stato poi attivato il cosiddetto codice rosa, la procedura all’esito della quale si avrà l’evidenza scientifica di quanto da lei denunciato.

Proseguono intanto le indagini da parte della questura dell’Aquila per appurare anche l’ipotesi del reato di sequestro di persona, dal momento che la vittima, oltre la violenza sessuale, ha anche riferito che i due non volevano lasciarla andare. Da segnalare lo stato di estremo degrado in cui versava l’abitazione al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, dove, tra le altre, sono state rinvenute diverse bottiglie di alcolici.

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