L'AQUILA

Oltre 100 ragazzi aquilani a Lisbona per la Giornata Mondiale dei Giovani

I ragazzi dell'Aquila si uniranno ai 65mila giovani italiani in partenza in questi giorni per il Portogallo per la Giornata Mondiale dei Giovani con Papa Francesco

L'AQUILA. Settanta ragazzi accompagnati dal responsabile del servizio diocesano di Pastorale giovanile e vocazionale, don Jean Claude Rajaonarivelo e da don Federico Palmerini, don Pino Del Vecchio e don Luca Capannolo, si uniranno al gruppo delle diocesi di Abruzzo e Molise (in totale 400 partecipanti) nella città mariana di Lourdes per poi proseguire insieme il pellegrinaggio fino a Lisbona.

Altri trenta ragazzi aquilani parteciperanno insieme alle Comunità del Cammino Neocatecumenale e dieci con i Gruppi Scout FSE. Alla partenza il Vescovo Ausiliare S. E. Mons. Antonio D'Angelo si è recato a salutare i giovani aquilani in partenza per il grande evento rimandato più volte a causa del Covid.

"Il coinvolgimento delle Diocesi, che da mesi si preparano a questo appuntamento, e la grande partecipazione dei ragazzi – sottolinea don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della CEI – raccontano di una Chiesa viva e più giovane di quanto immaginiamo. Quella di Lisbona sarà un'esperienza particolare per diversi motivi: innanzitutto, la generazione che vi prende parte, per questioni anagrafiche, non ha mai vissuto qualcosa di simile ma viene dalla sofferenza della pandemia; inoltre, è la prima volta che l'incontro mondiale dei giovani si svolge in un Continente in cui è in atto una guerra. Ogni Gmg è un grande laboratorio: culture, lingue, provenienze diverse aprono il cuore alla comprensione dell'esistenza stessa. Questa edizione, in particolare, servirà anche a rigenerare la fiducia negli altri, la consapevolezza che dipendiamo gli uni dagli altri, che abbiamo bisogno di riconoscere nell'altro un fratello e che vale la pena mettersi in gioco. E di farlo, come ci ha ricordato Papa Francesco, con quella mistica del cammino che è sempre vicino agli altri e non da soli".