Ospedale, niente container Trasloco reparti in ritardo

Tordera ammette: non rispetteremo i due mesi previsti, ma stiamo correndo Il progetto prevede la demolizione dell’ala vecchia della struttura sanitaria

SULMONA. Tardano ad arrivare i container che erano stati annunciati all’indomani del sisma del 24 agosto per i reparti dell’ala vecchia dell’ospedale. È lo stesso manager dell’Asl Rinaldo Tordera a confermare lo slittamento dei tempi per via dei tempi più lunghi necessari per il bando di gara. «Abbiamo eseguito un sopralluogo subito dopo l’evento di Amatrice», conferma il direttore generale, «per mettere tutto in sicurezza, almeno il più possibile. Stiamo predisponendo gli atti di gara perché gli importi sono rilevanti. Non riusciremo a rispettare il termine dei due mesi, ma stiamo andando avanti rapidamente». I reparti e i servizi che dovranno traslocare sono: Cardiologia, Ortopedia, Radiologia, la sala gessi, gli uffici amministrativi e tecnici, gli spogliatoi e il deposito cartelle cliniche, l’ambulatorio di Diabetologia, Pediatria, Endoscopia urologica, Chirurgia endoscopica, Neurologia, Oncoematologia, Oculistica, Medicina dipartimentale, formazione, aule didattiche e Urologia. Tutti reparti e servizi sparsi nell’ala vecchia dell’Annunziata, giudicata inagibile da anni e mai adeguata strutturalmente. Anzi, il progetto dell’Annunziata-bis prevede la demolizione della parte più vecchia dell’ospedale. Per questo in molti, Tribunale per i diritti del malato in testa, hanno bollato come uno spreco di denaro pubblico l’uso di strutture provvisorie dove trasferire i reparti dell’ala vecchia, con i lavori sulla nuova struttura che sono in corso. Nello stesso tempo, il sisma del 2009 prima e quello di questa estate poi, hanno riportato di attualità la sicurezza dell’ala vecchia su cui dal 2008 sono in corso verifiche per la mancata agibilità sismica. Certificato che aveva perso negli anni anche la parte più nuova dell’Annunziata su cui si è già intervenuti dall’esterno con iniezioni di cemento e pilastri alla base per aumentarne la stabilità in caso di sisma. Le norme antisismiche e di sicurezza in una zona sismica 1, come è catalogata quella di Sulmona, impongono una serie di accortezze e prescrizioni, che non erano in vigore al momento della costruzione della parte nuova della struttura, costruita nel 1977. Erano, forse, appena abbozzate nel 1959, anno di ultimazione della parte vecchia. Nel frattempo, procedono i lavori sul nuovo ospedale, con Tordera che conferma la consegna del primo lotto per il prossimo anno.

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