Parco d'Abruzzo, orso muore durante un'operazione di cattura
Può essere stato ucciso da una eccessiva dose di anestetico utilizzata dallo stesso personale dell'area protetta. Il presidente: piena fiducia nello staff. Informata la Procura di Avezzano
LECCE DEI MARSI. Un orso muore nel Parco d'Abruzzo. E' stato ucciso durante un'operazione di cattura predisposta dallo stesso Ente. Si tratta di uno degli animali confidenti che da mesi scorrazzano nei paesi assaltando pollai e stalle. L'incidente, sul quale sono in corso indagini dei carabinieri forestali, è avvenuto questa notte stanotte tra Lecce nei Marsi e Villavallelonga (L'Aquila). Il Parco fa sapere di aver avvisato la Procura di Avezzano. La carcassa è stata trasportata al Centro dell’Ente a Pescasseroli in attesa di essere trasferita all’Isituto Zooprofilattico (Izs) per l’accertamento delle cause di morte. Non è escluso che l'orso sia stato ucciso da un'eccessiva dose di anestetico utilizzata per compiere la cattura.
Lo stesso Parco racconta così, in una nota, come sono andati i fatti: "Già nella prima fase dell’operazione l’animale ha manifestato problemi respiratori che, nonostante le tempestive
manovre di rianimazione attuabili in campo, hanno portato al decesso dell’animale nel giro di poco tempo. Si tratta di un
giovane maschio che in precedenza non era mai stato marcato né radiocollarato".
L'Ente spiega anche che la fase di cattura rientra nell’ambito delle attività programmate e regolarmente autorizzat e dal ministero dell’Ambiente su parere dell’Ispra per il controllo degli orsi confidenti/problematici. "Nello specifico è stato predisposto un sito di cattura nel Comune di Lecce nei Marsi allestito con Tube trap messa a disposizione dai carabinieri forestali.
Il sito è stato allestito da febbraio e controllato quotidianamente tramite videosorveglianza e controllo visivo diretto dal personale del Parco".
L'incidente, sempre stando al Parco, è avvenuto questa notte alle 23,30 circa quando la squadra di cattura è stata allertata dal segnale telefonico di allarme collegato alla tube trap ed è andata sul posto verificando la presenza dell'orso in trappola.
"Seguendo il “Protocollo di cattura meccanica e anestesiologica di orsi bruni marsicani in natura e in cattività” ampiamente collaudato con un’intensa attività di cattura a partire dagli anni ’90, la squadra ha effettuato tutte le procedure necessarie ad anestetizzare l’animale e a metterlo in sicurezza", precisa la nota del Parco.
Il presidente Antonio Carrara sottolinea come sia la prima volta che avviene "una emergenza anestesiologica in occasione di una cattura". E aggiunge: "Per quanto il protocollo utilizzato riduca al minimo i rischi per l’orso, questi ultimi non si possono in ogni caso escludere totalmente. Confermo la piena fiducia nello staff del Parco e mi auguro che l’analisi necroscopica possa fare piena luce
sulle cause di morte".