tribunale amministrativo
Parco piazza d’Armi, stop del Tar
Riammessa una ditta che era stata esclusa dalla gara d’appalto
L’AQUILA. Il Tar ha riammesso una delle ditte escluse dalla gara per la realizzazione del parco urbano di Piazza d’Armi. Si tratta della Manelli Impresa srl, che aveva presentato ricorso al tribunale amministrativo regionale contro il provvedimento di esclusione firmato dal Comune. La decisione del Tar riapre ora i termini per l’aggiudicazione dei lavori che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, sarebbero dovuti partire la prossima primavera. Il progetto, per un intervento complessivo di 22 milioni e una base d’asta di 18 milioni, prevede la realizzazione, all’interno dell’area di Piazza d’Armi, di un parco urbano, con annesso teatro e parcheggio interrato: un’opera finanziata con 15 milioni provenienti dal Progetto Città, 4 dalla cosiddetta legge Mancia del Pd e altri 3 donati dal governo australiano e dalle comunità di italiani residenti in Australia. «Adesso», spiega l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, «la commissione di gara, che stava già espletando le procedure di verifica sulle anomalie delle offerte, come prevede la legge, dovrà esaminare la sentenza del Tar e ripetere la fase di riapertura delle buste con le offerte, compresa quella della ditta inizialmente esclusa. Si dovranno valutare tutte le offerte e vedere i ribassi. Non sono preoccupato per l’allungamento dei tempi», sottolinea Di Stefano, «quanto piuttosto per l’esito di quest’ulteriore valutazione: il rischio è che, a fronte di un ribasso massimo del 65%, la ditta esclusa, nell’ipotesi che il ricorso sia successivo alla prima apertura delle buste, possa aver praticato un ulteriore ribasso». Sempre nell’ambito della realizzazione del parco di piazza d’Armi, il Tar ha accolto anche un secondo ricorso: in questo caso ha dato ragione a una ditta che, riammessa in gara dopo una prima esclusione, ha dovuto comunque pagare una sanzione economica, ritenuta illegittima.
Romana Scopano
©RIPRODUZIONE RISERVATA