SULMONA
Parla il prete positivo alla cocaina: «Poco ascoltato, ora basta fango»
Don Daniel Cardenas di Rivisondoli protagonista dello schianto: "Attualmente vivo di carità, da dicembre sono stato tolto dall’istituto di sostentamento del clero". Il vescovo Fusco decide sul caso
SULMONA. «Molte volte mi sono sentito solo e poco ascoltato. Non posso accettare che la mia immagine venga infangata per un semplice incidente». A parlare è don Daniel Cardenas, il sacerdote risultato positivo alla cocaina dopo lo schianto sulla statale 17, in località Santa Brigida di Pratola Peligna.
Don Daniel non entra nel merito della vicenda, ma tiene a precisare di aver vissuto il suo sacerdozio nelle piccole realtà, spesso solo e isolato: «Attualmente vivo di carità, vivo il mio ministero gratuitamente perché, senza informarmi, il vescovo dal mese di dicembre mi ha tolto dall’istituto di sostentamento del clero che assicura per noi una piccola pensione e un rimborso mensile», si sfoga il sacerdote: «Negli ultimi tempi mi sono dedicato al sociale in vari ambiti (...) l’unica realtà che mi ha dato ascolto, affetto e accoglienza vera è la comunità di Rivisondoli, dove attualmente vivo il mio sacerdozio».
Il vescovo diocesano, monsignor Michele Fusco, preferisce non commentare la vicenda, ma nelle prossime ore incontra il sacerdote e il collegio dei consultori per esaminare la questione e decidere se adottare provvedimenti nei confronti del parroco. «Il vescovo e i sacerdoti della diocesi di Sulmona-Valva, dispiaciuti per l'incidente accaduto a don Daniel Arturo Cardenas, gli sono vicini, lo accompagnano con la preghiera in questo momento particolare, esprimono vicinanza alla comunità parrocchiale e seguono con attenzione la situazione», si legge in una nota della diocesi sulmonese.
Lo scorso anno, il prete, era rimasto coinvolto in un altro incidente stradale ed era andato via dopo lo schianto, giustificandosi con le forze dell'ordine sul fatto che, dovendo celebrare la messa, non poteva attendere i rilievi. Già all'epoca era stato indagato.
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