Parte un colpo di fucile: muore a 18 anni
Balsorano: puliva l'arma ad aria compressa, trovato dal padre
BALSORANO. Si era chiuso nel suo mondo per ripulire i suoi gioielli come spesso faceva, ma una fatalità ha stroncato la giovane vita. È morto così Giorgio Buffone sul letto della sua camera con l'amato fucile ad aria compressa che giovedì notte lo ha tradito. Da quell'arma è partito il colpo che si è infilato tra le due costole e lo ha colpito dritto al cuore. Inutili i soccorsi del padre Gilberto e del personale della Misericordia di Balsorano. Giorgio è morto proprio nella cameretta dove tante volte aveva sognato il suo futuro.
Erano le prime ore della sera quando si era chiuso nel nido della sua abitazione in via Sant'Angelo, nella parte alta di Balsorano, per sistemare le due armi. A gennaio, subito dopo aver raggiunto la maggiore età, aveva preso il porto d'armi per poter custodire, oltre al fucile ad aria compressa, una carabina. Con passione e attenzione le puliva e le smontava periodicamente e anche giovedì sera aveva deciso di sistemarle per poi riporle negli involucri dove le teneva. Qualcosa però è andato storto e, secondo la prima ricostruzione dei carabinieri della caserma di Balsorano, al comando del maresciallo Giovanni Santabarbara, dal fucile ad aria compressa è partito un colpo. Quello fatale.
In quel momento in casa non c'era nessuno. I genitori erano usciti e Giorgio era rimasto solo. Nella palazzina, dove abitano alcuni parenti, nessuno si era accorto di nulla fino a quando non sono tornati i genitori. A scoprire quello che era accaduto, infatti, è stato il padre Gilberto, operaio di 58 anni, rientrato in casa con la mamma Paola Vernarelli, 47 anni. Una volta rincasati i genitori avevano notato la porta chiusa ma, dal momento che Giorgio era solito isolarsi nel suo mondo, non gli avevano dato peso. Quando però non ha risposto alle numerose chiamate si sono insospettiti e il padre, preso dal panico, ha buttato giù la porta per entrare in camera. Lo scenario che si è trovato davanti lo ha lasciato senza fiato. Giorgio era riverso sul suo letto con vicino le armi e gli attrezzi che di solito usava per sistemarle. Il padre Gilberto non si è perso d'animo e ha subito cercato di rianimarlo grazie anche all'intervento degli operatori sanitari della Misericordia di Balsorano arrivati tempestivamente sul posto. Tutto però è stato vano.
Giorgio è morto alle 21.30. Nell'abitazione si sono riversati in pochi minuti i parenti e i cugini, con i quali era cresciuto e aveva un rapporto speciale. La mamma Paola affranta dal dolore per la morte del suo unico figlio si è sentita male. Ha perso la vita proprio dentro quelle quattro mura dove Giorgio aveva racchiuso tutto il suo mondo, la sua passione per i motori, che condivideva con i suoi amici di Balsorano, il suo amore per la musica, che fin da piccolo aveva coltivato suonando il sassofono nella banda del paese, e il suo culto per le armi.
Gli uomini dell'Arma, coordinati dal comandante della compagnia di Tagliacozzo, Lorenzo Pecorella, hanno eseguito i rilievi del caso nella camera del ragazzo per accertare la dinamica dell'incidente. Il medico legale, poi, ha certificato l'accidentalità dell'episodio e ha dato l'ok per i funerali. Sul caso il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco, ha aperto un'inchiesta. Anche se è stata accertata dai carabinieri e dal medico legale l'accidentalità del fatto gli inquirenti non vogliono tralasciare le altre ipotesi.
La comunità di Balsorano è stata scossa dalla notizia della scomparsa del giovane, ricordato da tutti per la sua genuinità e il suo altruismo. Questa mattina alle 10.30 i parenti, gli amici e tutti i cittadini si stringeranno intorno alla famiglia in un unico abbraccio per l'ultimo saluto a Giorgio. I funerali saranno celebrati da don Silvano Casciotti nella chiesa della Santissima Trinità. Dopo le esequie Giorgio sarà accompagnato al cimitero dalla famiglia e dalla comunità di Balsorano per il suo ultimo viaggio.
Erano le prime ore della sera quando si era chiuso nel nido della sua abitazione in via Sant'Angelo, nella parte alta di Balsorano, per sistemare le due armi. A gennaio, subito dopo aver raggiunto la maggiore età, aveva preso il porto d'armi per poter custodire, oltre al fucile ad aria compressa, una carabina. Con passione e attenzione le puliva e le smontava periodicamente e anche giovedì sera aveva deciso di sistemarle per poi riporle negli involucri dove le teneva. Qualcosa però è andato storto e, secondo la prima ricostruzione dei carabinieri della caserma di Balsorano, al comando del maresciallo Giovanni Santabarbara, dal fucile ad aria compressa è partito un colpo. Quello fatale.
In quel momento in casa non c'era nessuno. I genitori erano usciti e Giorgio era rimasto solo. Nella palazzina, dove abitano alcuni parenti, nessuno si era accorto di nulla fino a quando non sono tornati i genitori. A scoprire quello che era accaduto, infatti, è stato il padre Gilberto, operaio di 58 anni, rientrato in casa con la mamma Paola Vernarelli, 47 anni. Una volta rincasati i genitori avevano notato la porta chiusa ma, dal momento che Giorgio era solito isolarsi nel suo mondo, non gli avevano dato peso. Quando però non ha risposto alle numerose chiamate si sono insospettiti e il padre, preso dal panico, ha buttato giù la porta per entrare in camera. Lo scenario che si è trovato davanti lo ha lasciato senza fiato. Giorgio era riverso sul suo letto con vicino le armi e gli attrezzi che di solito usava per sistemarle. Il padre Gilberto non si è perso d'animo e ha subito cercato di rianimarlo grazie anche all'intervento degli operatori sanitari della Misericordia di Balsorano arrivati tempestivamente sul posto. Tutto però è stato vano.
Giorgio è morto alle 21.30. Nell'abitazione si sono riversati in pochi minuti i parenti e i cugini, con i quali era cresciuto e aveva un rapporto speciale. La mamma Paola affranta dal dolore per la morte del suo unico figlio si è sentita male. Ha perso la vita proprio dentro quelle quattro mura dove Giorgio aveva racchiuso tutto il suo mondo, la sua passione per i motori, che condivideva con i suoi amici di Balsorano, il suo amore per la musica, che fin da piccolo aveva coltivato suonando il sassofono nella banda del paese, e il suo culto per le armi.
Gli uomini dell'Arma, coordinati dal comandante della compagnia di Tagliacozzo, Lorenzo Pecorella, hanno eseguito i rilievi del caso nella camera del ragazzo per accertare la dinamica dell'incidente. Il medico legale, poi, ha certificato l'accidentalità dell'episodio e ha dato l'ok per i funerali. Sul caso il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco, ha aperto un'inchiesta. Anche se è stata accertata dai carabinieri e dal medico legale l'accidentalità del fatto gli inquirenti non vogliono tralasciare le altre ipotesi.
La comunità di Balsorano è stata scossa dalla notizia della scomparsa del giovane, ricordato da tutti per la sua genuinità e il suo altruismo. Questa mattina alle 10.30 i parenti, gli amici e tutti i cittadini si stringeranno intorno alla famiglia in un unico abbraccio per l'ultimo saluto a Giorgio. I funerali saranno celebrati da don Silvano Casciotti nella chiesa della Santissima Trinità. Dopo le esequie Giorgio sarà accompagnato al cimitero dalla famiglia e dalla comunità di Balsorano per il suo ultimo viaggio.
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