Pecore in beneficenza dalla Sardegna
Usanza dei pastori dell’isola esportata in Abruzzo, 1.300 ovini donati a 19 allevatori.
L’AQUILA. Un carico di 1.300 pecore in dono ai pastori aquilani colpiti dal terremoto. Il gesto di solidarietà arriva dalla Sardegna, dove gli allevatori locali hanno donato un ovino a testa per risollevare le sorti dei pastori abruzzesi rimasti senza gregge. Una prima parte del carico arriverà all’Aquila venerdì prossimo. Un’iniziativa che affonda le radici nella tradizione dell’isola secondo sa paradura, l’usanza che vedeva il prodigarsi di ciascun pastore per ricostituire il gregge a chi usciva dal carcere o aveva visto sa roba sterminata per vendetta o persa in un devastante incendio. Mercoledì i primi 700 esemplari partiranno su due Tir, direttamente dalla provincia di Nuoro. Le pecore arriveranno a Olbia e da qui, in traghetto, sbarcheranno a Civitavecchia. La consegna all’Aquila è prevista per venerdì, con tanto di cerimonia. L’iniziativa è stata ideata lo scorso maggio, a un mese dal sisma, dal leader del gruppo musicale Istentales, Gigi Sanna, che è anche allevatore, con la collaborazione dell’assessorato regionale all’Agricoltura della Sardegna e della Coldiretti.
È stato Sanna a tirare fuori la vecchia usanza sarda e ad applicarla alla catastrofe dell’Abruzzo. Il gruppo musicale, molto noto nell’isola, ha composto anche un nuovo brano, «Lacrimas», e programmato dei concerti per sensibilizzare l’opinione pubblica su emergenze di questo tipo (sono gli incendi in Sardegna, in Abruzzo è stato il terremoto). Grazie allo spirito solidale dei sardi, erano stati raccolti 2.500 capi, ma ne partiranno in totale solo 1.300 perché l’Abruzzo non ne poteva ricevere di più. Ne beneficeranno 19 piccoli allevatori che hanno avuto le stalle distrutte dal terremoto. Per raggiungere l’obiettivo e recuperare più capi possibili, a maggio il gruppo musicale ha incentrato la nona edizione dell’evento «Voci di maggio», proprio a favore dell’Abruzzo. Proprio per tale motivo la manifestazione era slittata a giugno. Centinaia di persone avevano riempito l’anfiteatro comunale De André per un appuntamento che ha avuto un sapore diverso, all’insegna della solidarietà.
La musica della kermesse si è quindi fusa con il tocco di centinaia di campanacci di pecore che i pastori sardi si sono impegnati a donare ai loro colleghi al di là del Tirreno. Il carico è stato diviso in due parti a causa dell’iter per le vaccinazioni. Le altre pecore dovrebbero essere consegnate prima di Natale. Tutto ciò, come raccontato dal quotidiano La Nuova Sardegna, è stato possibile grazie all’idea e all’impegno degli Istentales e del suo leader. Si tratta di un gruppo di Nuro nato nel 1995. Gli Istentales non hanno una traduzione letteraria in italiano, ma in tre anni di attività vantano l’incisione e la vendita di tre album: l’omonimo Istentales, Naralu tue (raccontalo tu) ed Istentales sempre con voi registrato dal vivo nell’anfiteatro di Nuoro nel 1997. Il gruppo si è fatto apprezzare per l’immediatezza del linguaggio che trasmette messaggi di pura sardità riconducendo ad immagini di vita quotidiana del mondo strettamente etnico, ma anche per le iniziative di solidarietà, come quella destinata all’Aquila.
È stato Sanna a tirare fuori la vecchia usanza sarda e ad applicarla alla catastrofe dell’Abruzzo. Il gruppo musicale, molto noto nell’isola, ha composto anche un nuovo brano, «Lacrimas», e programmato dei concerti per sensibilizzare l’opinione pubblica su emergenze di questo tipo (sono gli incendi in Sardegna, in Abruzzo è stato il terremoto). Grazie allo spirito solidale dei sardi, erano stati raccolti 2.500 capi, ma ne partiranno in totale solo 1.300 perché l’Abruzzo non ne poteva ricevere di più. Ne beneficeranno 19 piccoli allevatori che hanno avuto le stalle distrutte dal terremoto. Per raggiungere l’obiettivo e recuperare più capi possibili, a maggio il gruppo musicale ha incentrato la nona edizione dell’evento «Voci di maggio», proprio a favore dell’Abruzzo. Proprio per tale motivo la manifestazione era slittata a giugno. Centinaia di persone avevano riempito l’anfiteatro comunale De André per un appuntamento che ha avuto un sapore diverso, all’insegna della solidarietà.
La musica della kermesse si è quindi fusa con il tocco di centinaia di campanacci di pecore che i pastori sardi si sono impegnati a donare ai loro colleghi al di là del Tirreno. Il carico è stato diviso in due parti a causa dell’iter per le vaccinazioni. Le altre pecore dovrebbero essere consegnate prima di Natale. Tutto ciò, come raccontato dal quotidiano La Nuova Sardegna, è stato possibile grazie all’idea e all’impegno degli Istentales e del suo leader. Si tratta di un gruppo di Nuro nato nel 1995. Gli Istentales non hanno una traduzione letteraria in italiano, ma in tre anni di attività vantano l’incisione e la vendita di tre album: l’omonimo Istentales, Naralu tue (raccontalo tu) ed Istentales sempre con voi registrato dal vivo nell’anfiteatro di Nuoro nel 1997. Il gruppo si è fatto apprezzare per l’immediatezza del linguaggio che trasmette messaggi di pura sardità riconducendo ad immagini di vita quotidiana del mondo strettamente etnico, ma anche per le iniziative di solidarietà, come quella destinata all’Aquila.