TRASACCO

Peculato Comune Trasacco: con Quaglieri indagati anche Lo Bene e Tomassetti

La Procura dell'Aquila ha iscritto nel registro con l'assessore regionale e medico chirurgo che, all'epoca era sindaco del comune marsicano, anche l'attuale primo cittadino e il dirigente comunale

TRASACCO. Si allarga l'inchiesta riguardante il filone sul presunto peculato, relativo all'utilizzo di una scheda Sim, anche dopo la fine del suo mandato di sindaco di Trasacco, che coinvolge l'assessore al Bilancio e al Personale della Regione Abruzzo Mario Quaglieri il quale, fin dall'inizio della sua avventura politica in Regione, svolge contestualmente la professione di medico chirurgo.

La Procura dell'Aquila ha iscritto sul registro degli indagati l'attuale sindaco del comune marsicano, Cesidio Lo Bene, e il dirigente Riccardo Tomassetti.

Le ipotesi di reato sono depistaggio e falso ideologico. I due nuovi indagati saranno interrogati lunedì prossimo.

Secondo quanto si è appreso, le contestazioni del pm titolare dell'inchiesta, Marco Maria Cellini, sarebbero da ricollegare a documentazione prodotta dopo l'avvio delle indagini.

Il costo del traffico telefonico sarebbe di 800 euro, questione sulla quale Quaglieri, nell'interrogatorio di lunedì scorso, avrebbe minimizzato sottolineando, tra l'altro, che avrebbe avuto un credito non riscosso nei confronti del Comune, a fine mandato, di circa settemila euro.

I legali, Antonio Milo e Carlo Polce, in quell'occasione hanno chiesto l'archiviazione del procedimento e, in subordine, l'incompetenza territoriale della Procura aquilana in favore di quella di Avezzano.

Quello di Quaglieri è diventato un caso all'interno della maggioranza di centrodestra alla Regione, in particolare di Fratelli d'Italia, partito di maggioranza relativa nella coalizione guidata da Marco Marsilio, di FdI, che ha vinto le elezioni regionali del 10 marzo scorso conquistando il secondo storico mandato consecutivo.

Il filone principale dell'inchiesta, scattato il 19 giugno scorso con perquisizioni e sequestri è legato a un presunto conflitto di interessi per Quaglieri tra la professione di medico e il ruolo di amministratore: è indagato per falso e abuso d'ufficio, insieme a lui è sotto inchiesta, per il solo abuso d'ufficio, l'imprenditrice Lucia Di Lorenzo, proprietaria della clinica privata Di Lorenzo di Avezzano nella quale Quaglieri lavora da anni.

Quaglieri, consigliere regionale e presidente della Commissione sanità dal 2019 a fine 2022, quando è diventato assessore regionale al Bilancio, è stato il più votato con quasi 12mila preferenze da cui la conferma a Bilancio e Personale.

La Procura dell'Aquila ha acceso i riflettori in particolare su due delibere della Giunta regionale che distribuivano risorse alle cliniche private abruzzesi, tra cui la Di Lorenzo, con il voto dello stesso assessore. L'avvocato Polce, già il 19 giugno scorso, ha parlato di abbaglio giudiziario, Quaglieri ha sempre sostenuto di essere in regola e di poter esercitare le due attività.