Picchiata e segregata per mesi, arrestato il compagno

Prima la manipolazione, poi il controllo maniacale del telefono e il divieto a uscire di casa, fino ad arrivare agli schiaffi e ai calci. La donna si è quindi decisa a chiedere aiuto
AVEZZANO. Un arresto esemplare, a ridosso del giorno dedicato alla donna. E una storia di violenza, di sottomissione. Costata alla vittima tre mesi di terrore. L’incubo per una giovane di Avezzano è iniziato sul finire del 2022, quando il compagno convivente, D.B.G., ha cominciato a mostrare comportamenti manipolatori, finalizzati a limitarla nelle frequentazioni. Poi il controllo maniacale del telefono e i primi divieti ad uscire di casa per incontrare altre persone. La situazione è rapidamente degenerata, arrivando agli schiaffi, ai calci. Le mani rabbiose dell’uomo sulle fragilità di una vittima costretta a subire l’ira domestica. Fino al punto di non ritorno. La donna si è decisa a chiedere aiuto alla madre dopo essere stata segregata in casa. Sul posto la Squadra anticrimine del commissariato di Avezzano, che in poco tempo è riuscita a far uscire la giovane e l’ha accompagnata alla casa materna. L’uomo, finito sotto processo, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. È stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Avezzano.