PRATOLA PELIGNA
Poliziotti della Stradale sospesi, udienze a settembre
Dieci agenti sono rimasti senza pistola e distintivo, accusati di truffa, falso, peculato, furto, omissione d'atti d'ufficio e di soccorso e interruzione di pubblico servizio
PRATOLA PELIGNA. Il Tribunale del Riesame dell'Aquila ha fissato le prime udienze al 7 e all'11 settembre prossimi per i poliziotti della Stradale di Pratola Peligna (L'Aquila) sospesi con ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco. Le misure cautelari interdittive non seguono lo stesso iter delle misure cautelari. Per questo i giudici aquilani si esprimeranno sul caso solo a settembre.
Nel frattempo i dieci poliziotti resteranno senza pistola e distintivo. Le accuse a vario titolo sono truffa e falso ai danni dello Stato, peculato, furto, omissione d'atti d'ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. Per i difensori si tratta di un provvedimento generalizzato che non tiene conto nemmeno di alcune condotte episodiche contestate che, in alcuni casi, farebbero venir meno la continuazione del reato, secondo la tesi dei legali che hanno eccepito pure l'eccezione preliminare della competenza territoriale.
Per il giudice, che ha accolto in pieno le richieste del sostituto procuratore Stefano Iafolla, "gli accertamenti investigativi hanno consentito di ricostruire la sussistenza di un sistema seriale di condotte attraverso le quali un gruppo di agenti di Polizia stradale ha anteposto, in modo ostinato e reiterato, il soddisfacimento dei propri interessi personali al diligente adempimento dei doveri istituzionali, in pregiudizio dell'intero sistema di sicurezza, prevenzione e soccorso della viabilità sul territorio di competenza".
In tre anni di indagini, dal 2019 al 2022, i poliziotti avrebbero abbandonato il posto di lavoro per dormire in auto o intrattenersi in esercizi commerciali mentre erano in servizio. Approfittando della propria posizione tre di loro avrebbero rubato beni di tenue entità patrimoniale in una stazione di servizio. Altri avrebbero utilizzato auto di servizio per fini privati e, sempre secondo l'accusa, avrebbero omesso di svolgere rilievi in un sinistro stradale e di prestare soccorso a un veicolo in panne. La palla ora passerà al Riesame, mentre prende forma anche il filone disciplinare con i procedimenti avviati.