L'AQUILA

Preoccupano le risse tra giovani in centro, giro di vite sui controlli

Proseguono gli episodi di violenza nel capoluogo, l'opposizione raccoglie firme e il sindaco promette più forze dell'ordine in città

L'AQUILA. A L’Aquila, dopo le recenti risse tra giovanissimi, sono diverse le risposte messe in campo contro la violenza. Oggi si è riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza. Dopo l’ennesima rissa in centro storico, con un giovane tunisino lasciato a terra incosciente, preso a calci e pugni da un gruppo di egiziani, questa mattina a L’Aquila si è riunito il comitato di sicurezza cittadina coordinato dal prefetto Cinzia Torraco.

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Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha annunciato risposte ancora più importanti per contrastare questi episodi, mentre due consiglieri di opposizione hanno lanciato una petizione che ha già raccolto più di mille le firme.

L’ennesima rissa ha provocato il fuggi fuggi dei cittadini, spaventati per ciò che stava accadendo sotto ai portici di San Bernardino, luogo di ritrovo dei giovani ormai diventato invivibile. Alcuni esercenti si sono sfogati sui social parlando di situazione fuori controllo. Purtroppo in più di un caso non si è trattato solo di semplici scazzottate, ma anche di stupri e tentativi di stupro e spaccio di droga tra giovanissimi. Il sindaco Biondi parla di episodi comuni anche ad altre città, ma dice che si interverrà in modo ancora più importante con le forze dell’ordine e la polizia locale.

Sui social intanto è nata una petizione online per chiedere più sicurezza. I cittadini si stanno mobilitando e le istituzioni evidentemente stanno raccogliendo questo input.

La questione è stata sollevata da tempo anche dai consiglieri comunali Enrico Verini e Gianni Padovani che già avevano scritto al prefetto per chiedere un pattugliamento a piedi della città. Ora continuano la loro mobilitazione anche con la raccolta firme.

Quello che è certo è che i cittadini sono stufi di non poter più passeggiare in alcuni luoghi senza ricevere insulti, minacce, sputi dai famosi finestroni dei portici dove generazioni e generazioni di ragazzi si sono sempre riunite. Molti giovani hanno paura e non escono più, mentre la popolazione chiede soluzioni a chi di dovere.