grandi rischi
Processo simulato per studenti universitari
L’AQUILA. In una data simbolica e con la giustizia ordinaria che ha già fatto il suo corso, l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli riporta sul banco degli imputati i sette componenti della...
L’AQUILA. In una data simbolica e con la giustizia ordinaria che ha già fatto il suo corso, l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli riporta sul banco degli imputati i sette componenti della commissione Grandi Rischi. Quello che è stato definito il “processo alla scienza” anche per la grande risonanza a livello internazionale, sarà celebrato simbolicamente questa mattina tra le mura dell’ateneo partenopeo, nel giorno del settimo anniversario del sisma abruzzese. La comunità scientifica è stata divisa tra chi ha sempre considerato sbagliato il fatto che il terremoto potesse essere previsto e chi invece ha voluto sottolineare che a essere messa in discussione non è la probabilità scientifica, ma piuttosto il modo in cui gli esperti della commissione nazionale per la Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi hanno agito nel comunicare agli aquilani il rischio di una tragedia devastante. Le due posizioni saranno riproposte in un particolare ciclo di incontri di orientamento alla scelta universitaria.
L’ateneo partenopeo, infatti, attraverso la ricostruzione dei grandi processi di attualità intende spiegare agli studenti come funziona una facoltà di Giurisprudenza. L’arco temporale considerato va dal 22 ottobre 2012 al 20 novembre 2015. Saranno ripercorsi i momenti dell’articolata storia giudiziaria, a partire dalla sentenza di primo grado, quando il Tribunale dell’Aquila ha condannato sette componenti della commissione Grandi Rischi a sei anni di reclusione per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime. L’accusa: aver provocato la morte di 37 persone e il ferimento di 5 persone a seguito della «approssimativa, generica e inefficace» relazione sullo stato del rischio fornita nel corso della riunione di emergenza del 31 marzo 2009. Una sentenza ribaltata in appello il 10 novembre 2014 con l’assoluzione dei sette imputati, poi confermata in Cassazione. La simulazione processuale si terrà alle 11 nell’aula magna dell’università «anche per ricordare le 309 vittime del sisma abruzzese nel giorno dell’anniversario». A introdurre i lavori sarà il rettore del Suor Orsola Lucio d’Alessandro e il preside della facoltà di Giurisprudenza, Aldo Sandulli. Il dibattimento vedrà contrapposti il magistrato Paola Piccirillo, nelle vesti di pubblico ministero, e Gianluca Gentile, docente di diritto penale, in qualità di avvocato difensore degli scienziati. Sarà presente al processo anche l’avvocato Gregorio Equizi del foro dell’Aquila, legale di parte civile nel processo effettivo. Il verdetto sarà affidato ad un collegio giudicante formato da un gruppo di studenti delle scuole secondarie superiori presenti alla simulazione processuale, presieduto da Antonio Buonajuto, già presidente della Corte d’Appello di Napoli.
Ylenia Gifuni
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