Ricette locali per la sfida tra chef
Tipicamente Sulmona, il trionfo di piatti cucinati con ingredienti e prodotti a chilometro zero
SULMONA. Quattro ristoratori della Valle Peligna, quattro aziende vitivinicole, diversi produttori locali, esperti di enogastronomia e medici nutrizionisti: sono stati questi gli ingredienti, insieme ai prodotti tipici locali, di “Tipicamente Sulmona”, l’iniziativa promossa dall’associazione “Città Viva”, giunta alla quarta edizione. Una gustosa sfida tra le cucine peligne attraverso l’elaborazione di piatti creati con ingredienti e prodotti a chilometro zero. Oltre 200 i commensali che hanno assaggiato le cinque portate preparate dagli chef dei ristoranti “Mangiafuoco”, “Caldora”, “Santacroce Meeting” e “Buon Vento” con il dessert finale di “Dolci D’Angelo”, piatti innaffiati dai vini delle aziende Pietrantonj, Margiotta, Di Bacco e Leombruni. Durante la conviviale, accompagnata dalle note del musicista Angelo Ottaviani e moderata dalla presidente della Dmc “Cuore dell’Appennino” e di Fabbricacultura, Anna Berghella, tra una portata e l’altra si sono alternati Mario Pelino, imprenditore dello storico confettificio sulmonese, Massimo Maiorano, noto sommelier delegato Ais di Sulmona, Antonio Pacella, specialista in dietologia e nutrizione clinica, i quali hanno illustrato ricette tradizionali, peculiarità legate all’enogastronomia e affrontato i temi riguardanti alimentazione e nutrizione dal punto di vista medico. «Il fatto che 4 ristoratori abbiano annullato per una sera le politiche della concorrenza schierandosi su un unico fronte dimostra che utilizzare il tipico come elemento di attrazione è la formula vincente. Andando a sdoganare una produzione locale che negli ultimi 50 anni non era considerata», ha detto Nunzio Marcelli, presidente Arpo. «L’obiettivo è stato centrato», è il commento di Antonio Santacroce, presidente di Città Viva. (c.l.)
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