Ricostruzione, c’è l’intesa sul recupero dei centri storici

Un accordo che consentirà di identificare un modello per la determinazione dei contributi in vista della ricostruzione dei centri storici

L’AQUILA. Intesa Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo, sindaci delle Aree Omogenee e Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc) per individuare le caratteristiche di particolare pregio degli edifici dei centri storici dei comuni del cratere del terremoto. Si tratta di un accordo propedeutico a definire un modello di natura parametrica per la determinazione dei contributi per la ricostruzione privata dei centri storici: lo strumento, denominato Modello Integrato Cratere (Mic), in via di predisposizione da parte dell'Usrc, dovrebbe essere pronto per la metà del prossimo mese di dicembre. «L'intesa - ha detto il direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo, Fabrizio Magani - entra anche nel merito culturale della questione perché ha un contenuto meditato che dovrebbe soccorrere anche normativamente e a livello più alto tutto quel sistema di regole che attengono proprio alla tutela. Di concerto abbiamo individuato un percorso che ha come obiettivo la tutela e la conservazione, senza però sacrificare l'esigenza di avere edifici totalmente in sicurezza. C'è poi la questione non secondaria dei finanziamenti, ed in questo senso l'intesa ha anche un passaggio che prevede un soccorso economico per i proprietari di edifici che hanno anche degli elementi di pregio». Secondo Emilio Nusca, coordinatore dei sindaci delle Aree interne «questa intesa fa in modo che con la ricostruzione non vengano distrutti, danneggiati o travisati edifici di pregio che invece devono essere recuperati, in quanto patrimonio di grande valore che deve essere tramandato affinché funga da attrattore turistico nell'ambito del progetto di albergo diffuso al quale stiamo lavorando». L'Usrc si è avvalsa della collaborazione delle «Università di Roma La Sapienza - Dipartimento di Architettura e Progetto» - e «Università degli Studi G. D'Annunzio - Facoltà di Architettura» - ed ha individuato, con il direttore Regionale Magani, gli elementi di pregio architettonico e di complessità strutturale più significativi del territorio e del paesaggio urbano.

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