ABRUZZO
Riparte la stagione sciistica, ma aumentano gli incidenti. Ecco il galateo sulle piste
Solo nei comprensori della provincia dell'Aquila registrati 348 interventi di soccorso dei carabinieri in meno di due mesi
L'AQUILA. Dopo un lungo periodo di fermo degli sport invernali a causa della pandemia, è ripartita la stagione sciistica anche nelle stazioni del comprensorio appenninico della provincia dell’Aquila, tra le quali Campo Imperatore, Ovindoli, Rocca di Cambio-Campo Felice, Roccaraso, Pescasseroli ed altre meno note ma ugualmente frequentate da molti appassionati della montagna. Tuttavia, rispetto alle precedenti stagioni, sono aumentati in parallelo gli infortuni.
A meno di due mesi dall’apertura, si registrano un totale di 348 interventi di soccorso, tra cui circa 20 collisioni tra gli utenti. Nella stagione 2019/2020 (lo scorso anno, infatti, gli impianti sono stati aperti solo per gli atleti tesserati) gli incidenti sulle piste si sono attestati su un totale di 345 nell’intero periodo di apertura, quindi da dicembre a marzo. Le località turistiche montane della provincia di L’Aquila, con oltre 200 chilometri di piste battute e più di 70 impianti di risalita, oltre agli innumerevoli percorsi escursionistici, richiedono l'impiego costante delle forze dell'ordine. I militari dell’Arma dei carabinieri sono in servizio sia per il mantenimento degli standard di sicurezza sugli impianti sia in alta quota e lungo i corsi d'acqua: sulle piste i carabinieri sciatori assicurano il servizio di polizia; i carabinieri rocciatori (personale altamente specializzato, selezionato e formato al centro carabinieri addestramento alpino di Selva di Val Gardena) sono impiegati per interventi in ambiente montano, nell'arco alpino e nella catena appenninica. In provincia il pattugliamento e il soccorso sulle piste da sci è garantito dal personale del Comando provinciale e da quello dei carabinieri forestale del reparto Parco.
LE REGOLE SULLE PISTE. Con l'emergenza sanitaria in atto, poi, sono entrate in vigore nuove norme: uso obbligatorio di mascherine e possesso del green pass. L'aumento degli infortuni sulle piste, tuttavia, impone la necessità di richiamare l’attenzione sul rispetto di alcune regole fondamentali, per evitare sanzioni, ma soprattutto per tutelare la propria incolumità.
Ecco, dunque, il “galateo dello sciatore” con le dieci regole fondamentali di condotta redatte dalla Federazione Internazionale Sci. Lo sciatore deve: comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno; tenere una velocità e un comportamento adeguati alle proprie capacità nonché alle condizioni generali e del tempo; tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle; sorpassare (tanto a monte, quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra) tenendosi sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato; assicurarsi, quando si immette su una pista o attraversa un terreno di esercitazione, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri. Lo stesso comportamento deve essere tenuto dopo ogni sosta; evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità, sulle piste e in particolare nei passaggi obbligati e senza visibilità. In caso di caduta lo sciatore deve sgomberare la pista al più presto possibile; rispettare la segnaletica delle piste; prestarsi per il soccorso in caso di incidente; dare le proprie generalità qualora sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone.
In Italia la Legge quadro che regolamenta la sicurezza nelle pratiche non agonistiche degli sport invernali da discesa e da fondo è la n. 363 del 24 dicembre 2003. Tuttavia, con un intervento innovativo, in forza del Decreto Legislativo n.40 del 28 febbraio 2021, il legislatore ha revisionato e introdotto nuove norme che innalzano i livelli di sicurezza e, ancor più, favoriscono l’inclusione di persone con disabilità. L’entrata in vigore del Decreto è stata anticipata al 1° gennaio 2022. Queste sono le principali forme di sicurezza introdotte: è vietato sciare in stato di ebbrezza in conseguenza all’assunzione di bevande alcoliche (in assenza dell’indicazione del limite deve intendersi pari a 0,0 % ml/l – rammentando che per il C. d. S. è previsto un limite di 0,5) e di sostanze tossicologiche (gli accertatori possono sottoporre gli sciatori ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili); lo sciatore che utilizza le piste da sci alpino deve possedere un’assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi; nell’esercizio della pratica dello sci alpino e dello snowboard, del telemark, della slitta e dello slittino è obbligatorio, per i soggetti di età inferiore ai 18 anni, di indossare il casco protettivo omologato; è obbligatorio munirsi dei sistemi elettronici di segnalazione e ricerca (pala e sonda da neve) durante la pratica di sci-alpinismo, sci fuoripista, o attività escursionistica, a causa del concreto rischio di valanghe per le condizioni nivometeorologiche.