L'AQUILA
"Rischio crudeltà in Israele": negata l'estradizione al palestinese Anan
La decisione della Corte d'appello sull'uomo accusato di terrorismo e per cui c'è stata la manifestazione sotto il tribunale
L'AQUILA. Nessuna estradizione in Israele per Anan Yaeesh, il 37 enne palestinese attualmente in carcere a Terni con l'accusa di terrorismo. Lo ha deciso la Corte d'appello dell'Aquila per il rischio che l'uomo «qualora estradato nello stato di Israele possa essere sottoposto a trattamenti crudeli, disumani o degradanti, o comunque ad atti che configurano la violazione dei diritti umani». Per i giudici inoltre «non si configurano le condizioni per una sentenza favorevole all'estradizione» in quanto il detenuto «è sottoposto a procedimento penale per gli stessi fatti oggetto della richiesta di estradizione nell'ambito di un procedimento promosso dalla Procura dell'Aquila».
Nel provvedimento i giudici dell'Aquila affermano che nelle relazioni delle Ong si «fa riferimento a condizioni di detenzione nelle carceri Israeliane oltremodo penose per i cittadini palestinesi, caratterizzate da sovraffollamento, violenze fisiche, condizioni di scarsa igiene e di mancata assistenza sanitaria, ulteriormente peggiorate in concomitanza con il conflitto armato attualmente in corso».