L'AQUILA
Saviano al Festival degli Incontri, Franceschini a Biondi: stop intromissioni
Il ministro dei Beni culturali boccia la presa di posizione del sindaco. Critiche da Vacca (M5s) a Fratoianni (Leu): "Nessun bavaglio alle idee e alla libertà"
L'AQUILA. «La cultura deve essere libera da pressioni e interferenze politiche. Sul programma del Festival degli Incontri, all'Aquila, non può e non deve esserci alcuna intromissione nè da parte del Mibac nè da parte del Comune».
E' la posizione del ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, espressa su twitter. Dall'ex sottosegretario pentastellato, Gianluca Vacca, a Nicola Fratoianni (Leu), suscita vibranti reazioni la presa di posizione del sindaco, Pierluigi Biondi, sulla presenza di Roberto Saviano in città alla rassegna aquilana. «Quanto fa paura la cultura? Quanto fanno paura le idee?» si chiede su Facebook, Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana. «Il sindaco dell'Aquila, un fratellino d'Italia, sta intimando alla direttrice del Festival degli Incontri di non invitare Roberto Saviano e ZeroCalcare per ragioni politiche. Evidentemente», prosegue il parlamentare di Leu, «vuole intervenire nella programmazione del festival per mettere nomi a lui graditi. Una roba da matti. Si rassegnino, non riusciranno a mettere il bavaglio alle idee e alla libertà. Solidarietà a Roberto, a Zerocalcare e alla direttrice del Festival e agli aquilani».
«Il Festival degli Incontri dell'Aquila deve essere una manifestazione artistica, uno strumento per il rilancio della città attraverso la cultura nel decennale del terremoto, non certo una vetrina per la politica. Non si comprende quindi a quale titolo il sindaco Biondi pretenda di avere l'ultima parola sulla scelta degli artisti, minacciando o mettendo veti sui nomi sgraditi a lui o al suo partito. La sua è un'ingerenza grave e inaccettabile». Così, in una nota, Gianluca Vacca, già titolare della delega alla ricostruzione del patrimonio culturale nelle zone colpite dal sisma. «Ricordo» aggiunge Vacca «che i soldi per il festival li ha messi interamente il Mibac, con un finanziamento nell'ultima legge di bilancio, e che il Comune agisce solo come tramite amministrativo. Nell'accordo sottoscritto a suo tempo, tra me come vertice del ministero e dal sindaco Biondi per il Comune, è chiaramente specificato che "il Comune curerà tutte le attività di carattere amministrativo, organizzativo e contabile, mentre non è scritto da nessuna parte che ha voce in capitolo sulle scelte artistiche, che competono alla direttrice del Festival, la quale agisce in piena autonomia. Al sindaco Biondi ricordo inoltre che il programma è stato visionato dal comitato operativo di cinque saggi creato d'intesa tra Mibac e Comune, dal quale ha ottenuto piena approvazione. La politica deve rimanerne fuori, auspico quindi che il sindaco torni sui suoi passi in modo che il festival si svolga regolarmente, nell'interesse dell'Aquila e degli aquilani».