Sette milioni in meno per il bilancio comunale

Sindaco e assessore fanno i conti degli effetti dei tagli del governo Cialente all’attacco del suo partito: «Sta chiedendo a noi cose impossibili»

L’AQUILA. Sette milioni in meno di trasferimenti statali per il 2013, che diventano 17 se si contano i tagli messi in atto dai governi fino a oggi. A tanto ammontano le risorse su cui il solo Comune dell’Aquila non potrà contare quest’anno per effetto dei tagli dell’esecutivo Letta e in arrivo come una scure che non guarda in faccia esigenze e problemi. Difficoltà che all’Aquila, alle prese con una ricostruzione che non parte e una forte crisi economica e sociale, sono amplificate rispetto al resto del Paese.

Ieri giornata nazionale di mobilitazione dell’Anci contro il governo che fa pagare ai comuni il prezzo del risanamento. Nella «Giornata della verità dei comuni» il sindaco Massimo Cialente e l’assessore al Bilancio Lelio De Santis hanno tenuto una conferenza stampa. «Non siamo noi gli spreconi». L’obiettivo è incalzare il governo a cambiare modus operandi. «Altrimenti sarà mobilitazione nazionale», ha precisato l’assessore. Sulle spalle del Comune pesano anche «debiti fuori bilancio accumulati per 25 anni da amministrazioni scellerate e dei quali ci siamo fatti carico», ha precisato De Santis. Non solo. A pesare sulla possibilità del Comune di fare investimenti, accendere mutui, mettere in sicurezza il territorio contro il rischio idrogeologico è anche «lo stop della seconda rata Imu. Il governo ha fatto la sua bella figura togliendo l’imposta», ha aggiunto l’assessore, «ma noi abbiamo fatto già le previsioni di bilancio includendola». Si tratta di 3,2 milioni sui quali le casse comunali non potranno più contare. Altra batosta in arrivo sui contribuenti aquilani sarà il Trise, «l’erede» dell’Imu che ingloba anche la Tares (tassa sui rifiuti). «La finanziaria introduce il Trise facendo pagare per l’anno precedente, con valore retroattivo e ora «il Comune dovrà agire tassando i cittadini non appena la norma sarà nota. Intanto già sappiamo che dovremo agire con aumenti sulle aliquote e sul soggetto gestore, l’Asm».

Ad attaccare il governo è soprattutto il sindaco, che se la prende con il Pd, il suo partito, «venduto al Pdl». «Il Pd sta commettendo un suicidio politico», ha tuonato. «Questo governo sta chiedendo cose impossibili ai sindaci per salvare un patto elettorale fatto col partito di Berlusconi: quello dell’Imu. Bisogna fare contenta la politica del Pdl, ma Berlusconi è all’opposizione, ha lasciato un drappello dei suoi uomini dentro al governo e il Pd farà la politica della destra rispondendone in prima persona”». Per Cialente si deve tornare alle urne «con la legge elettorale Mattarellum. Ma non si vuole fare in nome di un semestre europeo in cui andremo sprovvisti di qualsiasi idea di sviluppo». Per far quadrare i conti «l’amministrazione farà come il Comune di Salerno: un bilancio nei tempi, al quale seguirà un maxiemendamento da allineare alla legge di Stabilità». Tra i tagli in arrivo sull’Aquila, infine, anche l’80% in meno del rimborso per le spese del tribunale: 800mila euro per gli uffici giudiziari, che sono dello Stato.

Marianna Gianforte

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