“Siamo state costrette a licenziarci”: ex dipendenti accusano barista di violenza sessuale
Prima le allusioni, poi i palpeggiamenti nei confronti delle due: «Siamo state costrette a licenziarci» Presentate denunce in Procura. A una donna sarebbero stati mostrati anche dei video pornografici
AVEZZANO. Un barista di Avezzano è finito sotto inchiesta, accusato di violenza sessuale da due giovani dipendenti. A far scattare le indagini degli agenti del commissariato di polizia sono state le denunce presentate dalle due, ex lavoratrici in un locale della città, negli uffici della Procura di via Corradini.
Le molestie sarebbero cominciate con insinuazioni e commenti equivoci sull’aspetto esteriore delle due collaboratrici dell’uomo. Approfittando della sua autorità, il datore di lavoro avrebbe però abusato, con sempre maggiore insistenza, delle condizioni di inferiorità fisica e psichica delle due lavoratrici. Le denunce sono accompagnate anche da messaggi dall’inequivocabile contenuto che l’uomo avrebbe inviato anche fuori dall’orario di lavoro. Le giovani, di 21 e 23 anni, avrebbero subìto delle attenzioni particolari per mesi, consistite anche in palpeggiamenti. Una delle due sarebbe stata costretta a vedere anche dei video pornografici dal telefonino del datore di lavoro. Episodi che hanno spinto la Procura ad aprire un fascicolo e ad avviare le indagini. Gli agenti del commissariato di polizia hanno già consegnato una relazione al sostituto procuratore che coordina l’inchiesta. Nei confronti dell’uomo potrebbe essere applicata una misura cautelare, anche se le due dipendenti non sono più in servizio nel bar. Le molestie sono andate avanti per diversi mesi, stando al racconto che le due hanno fornito agli inquirenti. «Inizialmente erano solamente delle allusioni e non abbiamo dato grande peso alla cosa» è quanto riportato nelle denunce «ma poi le richieste sono state sempre più esplicite, consistite anche in palpeggiamenti nelle parti intime. Episodi che hanno provocato un grande malessere emotivo e che ci hanno spinto al licenziamento».
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