Sigarette illegali, coinvolti 20 marsicani nello smercio

La Finanza a caccia di coloro che avrebbero piazzato la merce ai clienti Ma nel mirino ci sono i consumatori: anche loro rischiano la denuncia

AVEZZANO. Sgominata la fabbrica clandestina di sigarette, ora l'obiettivo è quello arrivare alla rete di persone che si occupavano di smerciare nel mercato nero cittadino l’enorme produzione che avveniva nella casa di Caruscino.

Gli uomini della Guardia di Finanza di Avezzano stanno cercando, inoltre, il canale di approvvigionamento del tabacco. Sarebbero coinvolti circa venti marsicani che avevano il compito di piazzare le sigarette. Solo grazie a loro il meccanismo creato da quattro accusati, A.C., M.C., A.C., M.G.L.,, i primi tre due uomini e una donna dello stesso nucleo familiare, poteva funzionare. L’indagine dei finanzieri della Compagnia di Avezzano, guidata dal comandante Giovanni Antonio Marra, è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano Maurizio Maria Cerrato. Dopo aver scoperto l’esistenza di un canale di vendita abusiva di tabacco sono andati a fondo e hanno avviato degli accertamenti. Un caso simile in città c’era stato nel 2012 quando ci fu il sequestro di un ingente quantitativo di tabacco. La vendita però avveniva nei canali web. Stavolta, invece, secondo quanto emerso dalle indagini, la commercializzazione di contrabbando era messa in atto da una rete di collaboratori su cui sono ancora in corso indagini degli investigatori. L’abitazione di proprietà della famiglia coinvolta, era utilizzata come deposito e polo produttivo di grosse quantità di tabacco. Gli indagati, al fine di snellire le operazioni e soddisfare la domanda dei fumatori avezzanesi e marsicani, avevano acquistato due macchinari di altissima qualità con cui facevano la trinciatura e la manifattura di centinaia di sigarette ogni ora. La produzione era stata così sviluppata e perfezionata visto che i venditori, una ventina di persone, erano riusciti a consolidare un fiorente traffico di tabacchi. Gli affari andavano sempre meglio, tanto che nei prossimi giorni sarebbe arrivato un consistente carico di tabacco.

Proprio per tale motivo il pubblico ministero ha disposto, in accordo con le Fiamme gialle, la perquisizione delle abitazioni e degli immobili in cui si svolgeva l’attività illegale.

Oltre che a dare la caccia ai venditori, che rischiano a loro volta l’incriminazione per associazione per delinquere, preparazione e vendita di tabacchi in violazione delle norme sul Monopolio, i finanzieri stanno cercando di acquisire le generalità degli acquirenti e dei consumatori che rischiano una denuncia.

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