Sisma, Monti oggi all’Aquila con Profumo e Cancellieri
Prima l'incontro con Chiodi, poi quelli con Cialente e Del Corvo per illustrare i progetti per la ricostruzione. Domani in città il presidente del Consiglio con il ministro dell'interno Cancellieri e il ministro dell'istruzione Profumo
L’AQUILA. Ci sarà anche Mario Monti al forum dell’Ocse e dell’Università di Groningen in programma oggi ai Laboratori del Gran Sasso. Il presidente del Consiglio ha deciso alla fine di non limitarsi a un collegamento in videoconferenza, come previsto fino a ieri mattina, ma di presiedere di persona ai lavori. Monti arriverà in volo da Milano e atterrerà nel pomeriggio all’aeroporto dei Parchi a Preturo, lo stesso dove atterrarono alcuni capi di stato per il G8 del luglio 2009 e dove nelle scorse ore sono state effettuate alcune verifiche per la sicurezza.
Il programma prevede alle 17 una visita al centro storico dell’Aquila assieme al commissario Gianni Chiodi; alle 18 il trasferimento ai Laboratori del Gran Sasso ad Assergi, infine alle 19 è prevista una conferenza stampa.
La presenza di Monti, assieme a quella del ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca (all’Aquila già da ieri per presentare la sua relazione sulla ricostruzione), del ministro dell’Università e della ricerca Francesco Profumo (che questa mattina incontra gli studenti e i dirigenti scolastici del cratere sismico insieme al direttore scolastico regionale Giovanna Boda), infine del ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri, rimarcano la centralità della questione L’Aquila per il governo («L’Aquila questione nazionale» è ormai uno slogan condiviso). E il governo ieri, attraverso Barca, ha tenuto anche a rassicurare sulla consistenza dei fondi del terremoto («nessuna preoccupazione per i 5,7 miliardi della ricostruzione», ha detto il ministro, e di questi tempi non è poco). Soldi che andranno moltiplicati, ad essere pessimisti, almeno per tre per dare il peso della ricaduta economica della ricostruzione sulla regione. In termini economici può voler dire per i prossimi dieci anni un punto di Pil l’anno di crescita. In questa prospettiva va anche, secondo il ministro Barca, la costituzione presso le prefetture degli elenchi ufficiali delle imprese edili, di impiantistica e di restauro attive nel cratere, che potrà essere un’occasione per le imprese abruzzesi, perché «le piccole ditte avranno la possibilità di ritrovare il fiato e di non essere sommerse da qualcuno che viene da fuori». Ma L’Aquila diventerà un modello per il paese anche in riferimento alle misure per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia, come spiega il prefetto Giovanna Iurato nel servizio in basso.
La città si avvia dunque ad essere quello che tutti hanno immaginato: il primo cantiere d’Europa e un volano per la ripresa non solo del cratere ma dell’intera regione. «Per un giorno parleremo solo di sviluppo», ha spiegato Barca commentando gli appuntamenti di oggi e «il clima positivo» riscontrato tra i promotori del progetto Ocse-Università di Gronineg: Cgil, Cisl, Uil, Confindustria che si sono costituiti in Comitato Abruzzo.
“Abruzzo verso il 2030: sulle ali dell’Aquila”, questo il titolo del progetto di cui si discute con Monti. «Una strategia integrata di crescita e sviluppo sostenibile della regione», spiegano gli autori, e un progetto «sul ruolo della città dell’Aquila e sulle possibili linee guida per l’attuazione di questa strategia». Il seminario di oggi rappresenterà anche un’opportunità per condividere le esperienze con regioni di altri Paesi che hanno affrontato, o si trovano tuttora ad affrontare, sfide simili di sviluppo a seguito di una calamità naturale. Sempre nell’ottica dello sviluppo, oggi il sindaco della città Massimo Cialente consegnerà a Monti il documento preliminare del Comune per «L’Aquila 2019, città candidata a capitale europea della cultura». «L’occasione del Forum», ha spiegato l’assessore alla cultura Stefania Pezzopane «non ci trova di certo impreparati. Sono mesi che lavoriamo e siamo pronti a consegnare il documento preliminare che propone un itinerario di ricco convolgimento per tutte le istituzioni abruzzesi, della Regione, delle Province, dei Comuni e di tutte le istituzioni culturali. Nel documento preliminare», ha continuato Pezzopane (che ha criticato «l’indifferenza» della Regione), «già vengono tracciati eventi e progetti. Mentre attendiamo il bando che dovrà essere pubblicato a breve dal governo, abbiamo comunque predisposto un primo quadro di punti di forza».
Il programma prevede alle 17 una visita al centro storico dell’Aquila assieme al commissario Gianni Chiodi; alle 18 il trasferimento ai Laboratori del Gran Sasso ad Assergi, infine alle 19 è prevista una conferenza stampa.
La presenza di Monti, assieme a quella del ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca (all’Aquila già da ieri per presentare la sua relazione sulla ricostruzione), del ministro dell’Università e della ricerca Francesco Profumo (che questa mattina incontra gli studenti e i dirigenti scolastici del cratere sismico insieme al direttore scolastico regionale Giovanna Boda), infine del ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri, rimarcano la centralità della questione L’Aquila per il governo («L’Aquila questione nazionale» è ormai uno slogan condiviso). E il governo ieri, attraverso Barca, ha tenuto anche a rassicurare sulla consistenza dei fondi del terremoto («nessuna preoccupazione per i 5,7 miliardi della ricostruzione», ha detto il ministro, e di questi tempi non è poco). Soldi che andranno moltiplicati, ad essere pessimisti, almeno per tre per dare il peso della ricaduta economica della ricostruzione sulla regione. In termini economici può voler dire per i prossimi dieci anni un punto di Pil l’anno di crescita. In questa prospettiva va anche, secondo il ministro Barca, la costituzione presso le prefetture degli elenchi ufficiali delle imprese edili, di impiantistica e di restauro attive nel cratere, che potrà essere un’occasione per le imprese abruzzesi, perché «le piccole ditte avranno la possibilità di ritrovare il fiato e di non essere sommerse da qualcuno che viene da fuori». Ma L’Aquila diventerà un modello per il paese anche in riferimento alle misure per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia, come spiega il prefetto Giovanna Iurato nel servizio in basso.
La città si avvia dunque ad essere quello che tutti hanno immaginato: il primo cantiere d’Europa e un volano per la ripresa non solo del cratere ma dell’intera regione. «Per un giorno parleremo solo di sviluppo», ha spiegato Barca commentando gli appuntamenti di oggi e «il clima positivo» riscontrato tra i promotori del progetto Ocse-Università di Gronineg: Cgil, Cisl, Uil, Confindustria che si sono costituiti in Comitato Abruzzo.
“Abruzzo verso il 2030: sulle ali dell’Aquila”, questo il titolo del progetto di cui si discute con Monti. «Una strategia integrata di crescita e sviluppo sostenibile della regione», spiegano gli autori, e un progetto «sul ruolo della città dell’Aquila e sulle possibili linee guida per l’attuazione di questa strategia». Il seminario di oggi rappresenterà anche un’opportunità per condividere le esperienze con regioni di altri Paesi che hanno affrontato, o si trovano tuttora ad affrontare, sfide simili di sviluppo a seguito di una calamità naturale. Sempre nell’ottica dello sviluppo, oggi il sindaco della città Massimo Cialente consegnerà a Monti il documento preliminare del Comune per «L’Aquila 2019, città candidata a capitale europea della cultura». «L’occasione del Forum», ha spiegato l’assessore alla cultura Stefania Pezzopane «non ci trova di certo impreparati. Sono mesi che lavoriamo e siamo pronti a consegnare il documento preliminare che propone un itinerario di ricco convolgimento per tutte le istituzioni abruzzesi, della Regione, delle Province, dei Comuni e di tutte le istituzioni culturali. Nel documento preliminare», ha continuato Pezzopane (che ha criticato «l’indifferenza» della Regione), «già vengono tracciati eventi e progetti. Mentre attendiamo il bando che dovrà essere pubblicato a breve dal governo, abbiamo comunque predisposto un primo quadro di punti di forza».
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