Sostegno alle aree in crisi con quasi 2 milioni di euro

Approvato il documento voluto da Lolli. L’assessore Gerosolimo: «Una svolta» I fondi sono destinati alle imprese che presenteranno un progetto di rilancio

SULMONA. In arrivo quasi due milioni di euro per la Valle Peligna in crisi. La giunta regionale ha approvato le Linee di indirizzo dell’avviso pubblico nell’ambito del programma finanziario Por Fesr Abruzzo 2014-2020 per gli interventi a sostegno di aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive. I fondi saranno destinati alle aziende che ne faranno richiesta presentando un progetto di rilancio.
L’assessore regionale alle Politiche del lavoro Andrea Gerosolimo esprime soddisfazione per l’ennesimo risultato ottenuto per Sulmona e per l’intero territorio peligno.
«Saranno destinati alla Valle Peligna 1 milione e 650mila euro», spiega Gerosolimo, «a testimonianza di un impegno teso a ridare la giusta dignità a una zona sofferente e importante dell’Abruzzo interno, da troppo tempo dimenticata, in quanto negli anni sempre meno risorse erano indirizzate al territorio peligno, colpito da una profonda crisi economica. Si sta cambiando passo. Voglio ringraziare l’onorevole Giovanni Lolli, proponente del documento approvato in giunta».
I fondi arrivano alla vigilia del primo maggio, la festa dei lavoratori, e nel decimo anniversario dello sciopero generale della Valle Peligna.
Era il 23 marzo del 2007 quando circa 10mila persone scesero in piazza per la mega manifestazione organizzata dai sindacati contro la crisi occupazionale. Dalla più grande manifestazione del Centro Abruzzo poco o nulla è stato fatto. Le misure annunciate non sono arrivate o sono rimaste sulla carta, come il protocollo d’intesa firmato al ministero dello Sviluppo economico il 20 febbraio del 2008. Ben tre anni ci vollero per la delibera della Regione sull’area di crisi industriale complessa, approvata a marzo del 2011. Rispetto al 2007 il dato della disoccupazione giovanile superava di poco il 20 per cento, ora salito al 30, che indica un aumento di ben dieci punti percentuali rispetto agli anni precedenti. Una corsa spaventosa fatta all’inverso, scivolando nel pericoloso baratro della fine degli ammortizzatori sociali, prevista tra qualche mese.
Nei comuni del Centro Abruzzo, infatti, è salito a 10.527 il numero (raddoppiato in un anno e pari a un terzo dei residenti in età lavorativa) di chi non ha un lavoro o l’ha perso di recente. Secondo i dati dell’ufficio sulmonese del Centro per l’impiego, gli iscritti alle liste di disoccupazione (riservate a chi ha perso il lavoro) e inoccupazione (chi non ha mai lavorato) sono 9mila e 706; quelli negli elenchi di mobilità (cioè usciti dal circuito produttivo) sono 821, con l’87% di loro (ben 715) destinati a restare presto senza paracadute e aggancio alla pensione. Ma scorrendo i dati viene fuori che i disoccupati dai 35 ai 65 anni sono più di 5mila, cioè più della metà del totale. (f.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA