TAGLIACOZZO

Spaccio a domicilio, per comprare le dosi bastava suonare il clacson

Smantellato traffico di stupefacenti: tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un quarto uomo

TAGLIACOZZO. Spaccio di sostanze stupefacenti nel centro di Tagliacozzo. E' questa l'accusa di cui dovranno rispondere tre indagati che, nelle prime ore della mattinata di oggi (martedì 6 luglio), sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere. Secondo gli inquirenti avrebbero messo in piedi un traffico consolidato di sostanze stupefacenti in "una vera e propria piazza di spaccio" attraverso "un'altrettanto consolidata organizzazione che assicurava un commercio continuativo e stabile".

Le misure, emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano, sono state notificate dai carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo dopo un'indagine articolata avviata nella primavera del 2020 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Avezzano. Il provvedimento della custodia cautelare in carcere coinvolge A.N. di 28 anni, O.N. di 24 anni e A.G. di 28 anni, tutti di nazionalità albanese. Inoltre, nei confronti di un quarto uomo, italiano, P.L. di 55 anni, il giudice ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in quanto "sebbene avesse predisposto un’attività di spaccio per proprio conto - si legge in una nota - ha indubbiamente favorito la condotta dei principali indagati, dai quali era solito acquistare la cocaina".

Tutto ha avuto origine con una serie di segnalazioni arrivate ai militari della Compagnia di Tagliacozzo in merito a un presunto traffico di sostanze stupefacenti in pieno centro. Le perquisizioni che hanno coinvolto alcuni giovani del posto hanno portato prima al sequestro di cocaina e successivamente all'individuazione della cosiddetta base operativa, costituita da una casa occupata da tre albanesi e considerata dagli inquirenti il "punto di riferimento dei giovani della zona per il rifornimento di sostanza stupefacente". L'edificio si trova infatti in una zona isolata rispetto al centro storico, in posizione di altura, e per questo, come riferiscono le forze dell'ordine, veniva raggiunta direttamente dagli acquirenti con le loro auto, permettendo loro di muoversi indisturbati e anticipare eventuali controlli di polizia.  I vari acquirenti, come si legge in una nota, hanno testimoniato di essere soliti rifornirsi di stupefacente da “Luca”, “Aurelio” ed “Orgis”, dimoranti in Tagliacozzo. Per acquistare la sostanza stupefacente bastava recarsi sotto casa dei tre e suonare il clacson. Dopo aver concordato il quantitativo delle dosi da acquistare, lo stupefacente veniva ceduto da uno di loro dietro corrispettivo variabile dai 30 ai 40 euro a dose. Il modus operandi degli indagati, come ribadito dal Gip di Avezzano, era consolidato da anni, come del resto la rilevante disponibilità di cocaina "tanto che gli acquirenti, senza previ contatti, avendo la certezza di trovare lo spacciatore e la sostanza desiderata, si recavano direttamente presso l’abitazione degli indagati certi che in qualsiasi momento gli stessi sarebbero stati in grado di soddisfare le loro richieste".

Sono stati individuati come assuntori 15 persone, sebbene gli investigatori abbiano riscontrato dall’attività info-investigativa la frequenza di centinaia di acquirenti che non hanno smesso di rifornirsi nemmeno durante i mesi di maggiori restrizioni a causa dell'emergenza sanitaria.