AVEZZANO. Si conclude oggi la raccolta firme per la messa in sicurezza delle strade del Fucino. Stamattina alle 9.30, nel bar Kiswahili di via Roma, a Capistrello, il comitato dei familiari delle vittime delle strade del Fucino, si riunirà per la raccolta dei moduli delle firme raccolte. L’iniziativa nata dall’indignazione degli studenti del Liceo Classico e del Liceo Artistico a seguito della morte di Giuseppe Asci, il barista di 37 anni, originario di Venere di Pescina, uscito di strada e morto affogato in un canale del Fucino. Una morte che viene dopo poco più di un mese da quella di Alessandro Giancarli, 23enne dipendente della Telespazio di Capistrello, morto annegato anche lui in un canale del Fucino, lo scorso dicembre. Su queste strade non ci sono guard rail, illuminazione pubblica, rallentatori e segnaletica che indichi la pericolosità. Migliaia le firme raccolte in tutta la Marsica da chi si è fatto promotore dell’iniziativa. A firmare, oltre gli studenti di tutti gli istituti superiori di Avezzano, i dipendenti della Telespazio, della Fiamm e gli autisti dell’Arpa. Ha firmato anche il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro. Giovedì, tutte le firme, saranno consegnate al presidente della Provincia Antonio Del Corvo, nella redazione avezzanese del Centro. Il presidente incontrerà gli studenti del Classico e dell’Artistico e alcuni rappresentanti del comitato delle famiglie delle vittime delle strade del Fucino. La Provincia ha garantito che per la fine del mese installerà un impianto semaforico su via Marruviana ma i lavori a tutt’oggi non sono stati fatti. Maria Rita Di Benedetto, madre di Alessandro Giancarli, invita chiunque volesse maggiori informazioni sull’iniziativa o sulla raccolta dei moduli a contattarla al numero 0863.53103.

Magda Tirabassi

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